La richiesta delle Regioni al Governo: “Restrizioni siano solo per i non vaccinati”
“Come Regioni chiederemo che le misure restrittive legate alle fasce di colore, se devono valere per qualcuno, valgano per le persone che non hanno fatto il vaccino e non per le persone che lo hanno correttamente fatto”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a margine dell’inaugurazione del Salone Orientamenti a Genova.
Il Governatore si è espresso anche sulla possibilità che la Liguria entri in zona gialla nelle prossime settimane: “Tutti rischiamo in questo Paese, ero al telefono con Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, e l’incidenza è alta in molte parti del Paese. In Liguria, gli ospedali sono ancora significativamente vuoti, quindi non vi è alcuna emergenza nella nostra regione: non sono preoccupato, sono attento e prudente”.
Già in mattinata, intervistato da ‘Agorà’ su Rai 3, Toti aveva preannunciato un cambio di strategia da parte delle Regioni: “Come l’anno scorso stringevamo e allargavamo le chiusure a seconda di come andava il Covid, quest’anno dovremmo fare la stessa cosa utilizzando il green pass: il green pass da vaccino vale di più che il green pass da tampone, che può essere valido solo per cose essenziali”.
“Trattare con le stesse regole e la stessa legge persone in situazioni diverse è la base dell’ingiustizia – aveva aggiunto il presidente della Regione Liguria – se è complicato l’obbligo vaccinale perché non possiamo pensare che i sindaci firmino i Tso per tutti i no vax, anche se lo riterrei eticamente giusto, dobbiamo lavorare sul green pass“.
Nel pomeriggio, la Conferenza delle Regioni ha incontrato i capigruppo di Camera e Senato. Al termine della riunione, il presidente della Conferenza, Massimiliano Fedriga, è intervenuto in conferenza stampa: “È una situazione insostenibile, l’85% degli italiani ha creduto nella scienza e non può pagare ora il prezzo delle chiusure. Non chiediamo maggiori restrizioni per i non vaccinati, ma che se ci saranno restrizioni per cambi di colore nelle regioni possano essere applicate per i non vaccinati. Quindi non vuol dire ‘chiudiamo per i non vaccinati’, ma che in presenza di chiusure generalizzate lasciamo più libertà ai vaccinati“.
FONTANA: “NO ALLE RESTRIZIONI PER GLI 8 MILIONI DI LOMBARDI VACCINATI”
“Non possiamo pensare a restrizioni per questi cittadini che hanno dimostrato fiducia, consapevolezza e senso del bene comune”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in un post in cui sottolinea come non debba andare “disperso lo straordinario risultato raggiunto e valorizzato dall’atteggiamento degli oltre 8 milioni di lombardi che hanno con convinzione e senso di responsabilità aderito alla vaccinazione“.
“In Lombardia, come tutti sanno, la campagna vaccinale ha ottenuto eccellenti risultati, trainando – con un sesto della popolazione – anche il dato nazionale. Certo non dobbiamo fermarci, dobbiamo insistere e convincere i cittadini a completare il ciclo vaccinale con la terza dose“, conclude il Governatore.
OCCHIUTO: “IN ZONA ARANCIONE RESTRIZIONI SOLO PER I NO-VAX”
“La situazione della pandemia nel nostro Paese mi sembra al momento sotto controllo. È vero, alcune regioni rischiano di andare in zona gialla, ma con questa eventuale variazione di colore cambierebbe fortunatamente poco rispetto alla zona bianca. Discorso diverso se il numero dei contagi e delle ospedalizzazioni dovessero continuare ad aumentare vertiginosamente nelle prossime settimane”. Così il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, che aggiunge: “In quel caso sì, concordo con il presidente Fedriga e con il presidente Toti, se si dovessero rendere necessarie nuove restrizioni, il vero gradone è, a mio avviso, rappresentato dalla cosiddetta zona arancione, queste dovrebbero coinvolgere esclusivamente coloro che non si sono vaccinati“.
“La stragrande maggioranza degli italiani ha dato fiducia alla scienza – afferma Occhiuto – e con senso di responsabilità nei confronti della comunità si è sottoposta al vaccino. Non sarebbe giusto far pagare a questa maggioranza la scelta incomprensibile di una minoranza“, spiega il presidente calabrese.
(Dire)