Rifiuti, sciopero lavoratori in Campania: sit-in Prefettura a Caserta

“Registriamo una buona adesione allo sciopero di oggi, proclamato dalle rispettive segreterie nazionali per rivendicare il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro dei servizi ambientali che è scaduto da oltre due anni.  Un’astensione che senza tener conto dell’incessante pioggia battente, ha visto mantenere comunque a Caserta presso Piazza della Prefettura  un presidio dei lavoratori del comparto e, nonostante l’ostruzionismo e le violazioni del diritto allo sciopero da parte di alcune grandi aziende, l’astensione si è registrata in quasi tutti i cantieri di igiene urbana della provincia, in alcuni dei quali con punte di astensione che hanno raggiunto  l’80% degli addetti stabili”. Così, in una nota, le Segreterie Provinciali FP CGIL e FIT CISL Caserta.

“Una protesta promossa dalle rispettive Segreterie Nazionali, contro le associazioni datoriali, Utilitalia, Confindustria Cisambiente e Fise/Assoambiente, Agci, Confcooperative e Legacoop, che dopo 27 mesi dalla scadenza del contratto, hanno posto al tavolo condizioni contrattuali inaccettabili , con il solo intento di  rompere la trattativa.  Rivendiamo un contratto nazionale unico e di filiera allargato agli impianti di riciclo; un rafforzamento delle relazioni industriali con maggiore partecipazione dei lavoratori; condizioni di lavoro che tutelino la salute degli operatori; uno sviluppo delle norme sul mercato di lavoro e dei processi di formazione continua; un miglioramento  della classificazione del personale e l’ esigibilità della clausola sociale; un  accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e che sviluppi il welfare contrattuale e le varie indennità”.

Le Segreterie Fp Cgil e Fit Cisl di Caserta, nonostante la soddisfazione per la riuscita dello sciopero, non possono esimersi dal denunciare, che nei cantieri e gli impianti della provincia, si sono registrati atti gravi da parte di alcune aziende per limitare l’esercizio di sciopero. Diverse aziende, nonostante le nostre richieste, hanno inteso stabilire solo all’ultimo momento, unilateralmente e senza preventivo confronto con i rappresentanti sindacali,  le liste dei  lavoratori tenuti a prestare i servizi minimi essenziali, inserendo nel loro interno i rappresentanti sindacali e una percentuale altissima di lavoratori  per far fallire l’astensione. Altre aziende hanno inteso far uscire nelle ore notturne tutti i lavoratori precari, limitando così al minimo il disagio per la mancata raccolta. Addirittura in alcuni territori si è fatto ricorso al lavoro straordinario, che rischia di creare gravi  spaccature tra i lavoratori.

Nonostante tutto, per la  Fp-Cgil e la  Fit-Cisl di Caserta, lo sciopero è completamente riuscito e adesso avanti per il “riconoscimento del rinnovo del contratto a  lavoratori che, non solo non si sono mai risparmiati nel corso della pandemia, ma che fanno parte di un settore strategico, che verrà valorizzato dagli investimenti europei legati al PNRR.  Proprio per questo si  ribadisce  che, nei servizi ambientali deve essere applicato solo ed esclusivamente il CCNL previsto, includendo quindi appalti, subappalti e tutta la filiera. Per tutte queste ragioni, dopo sciopero di oggi vogliamo che sia chiaro per tutti che:  “per noi la vertenza è destinata ad andare avanti finché non si raggiungerà un esito positivo”

Redazione

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