Sos del sindaco al governo, non si venda l’isola di Eduardo

Sos del sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balducelli, sulla vendita dell’Isola dell’Isca, eremo marino di Eduardo De Filippo, in costiera sorrentina. Il primo cittadino ha scritto al ministro della Cultura Dario Franceschini, a quello della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ed alla Soprintendenza di Napoli.

“Non avendo questo comune la possibilità economica per tale acquisto – scrive Lorenzo Balducelli – chiede ai vostri rispettivi ministeri di attivarsi per non far perdere alla comunità un bene di grande importanza archeologica, paesaggistica, storica, ambientale e biologica”. L’isola dell’Isca, è di proprietà dagli anni ’40 del grande attore e drammaturgo napoletano Eduardo De Filippo. Ha una superficie di 30.000 metri quadrati è situata a ridosso del Fiordo di Crapolla e poco distante da Marina del Cantone nel territorio del Comune di Massa Lubrense.

L’isola che per tutti è ormai l’isola di Eduardo, si trova in zona “B” dell’Area Marina “Punta Campanella” sul versante del golfo di Salerno ed a poca distanza da Positano. Il prezzo fissato dalla vendita tra gli eredi di Eduardo de Filippo e due imprenditori che vogliono acquistarla è di 10.5 milioni di euro. Sull’Isca vi sono reperti importanti di una antica villa romana descritti minuziosamente dagli studiosi Mingazzini e Pfister nel monumentale libro “Surrentum Forma Italie – Latium et Campania”, pubblicazione scientifica del 1946. L’importanza della villa è stata evidenziata da una relazione della sede di Massa Lubrense dell’Archieoclub d’Italia. Nella parte a terra l’isola è zona di nidificazione del “Gabbiano corso” oltre ad essere popolata da conigli selvatici e punto di transito migratorio di diverse specie di uccelli. Nella parte a mare è di grande importanza la presenza di una vasta ed importante flora marina e proprio sotto l’isola si trova una grande grotta sottomarina lunga 42 metri, larga da 20 a 28 metri con una cupola d’aria alta 11 metri. Il suo ingresso si apre tra i 7 ed i 15 metri di profondità.

“Sulla vicenda – scrive Lorenzo Balducelli – siamo stati informati dal presidente dell’Area Marina Protetta Punta Campanella non avendo avuto nessuna notifica della vendita al fine di esercitare il diritto di prelazione. Nessuna comunicazione c’è giunta né dalla parte venditrice né da quella acquirente”. Anche il presidente dell’Area Marina Protetta Punta Campanella Lucio Cacace con una nota ha chiesto al ministero della Transizione Ecologica, da cui dipende l’Ente, di intervenire per esercitare il diritto di prelazione. La vendita dell’isola ha suscitato una forte mobilitazione popolare con l’attivazione di tante associazioni ambientaliste, civiche e culturali che vogliono che l’Isca sia un bene pubblico. “Alla luce di queste considerazioni – conclude Balducelli nella lettera ai due ministri – chiedo a nome dei cittadini di Massa Lubrense e della sua amministrazione, un vostro autorevole intervento perché venga esercitato il diritto di prelazione ed un bene comune di tale importanza non venga sottratto alla fruizione pubblica. Sicuro vorrete intervenire perché l’Isca, l’isola di Eduardo, sia annoverato tra i beni pubblici non solo di Massa Lubrense ma dell’Italia e del mondo intero”.

(ANSA)

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Redazione

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