(VIDEO) Covid, Bordon: “Ci aspetta un mese e mezzo impegnativo: fate terza dose”
Un mese e mezzo, da qui alla fine dell’anno, in cui stringere i denti e non allentare le misure di contenimento della pandemia e non buttare alle ortiche i sacrifici fatti qui. “Ci aspetta un mese un mese e mezzo piuttosto impegnativo e quindi chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini. Chi può faccia la terza dose”, è l’appello del direttore dell’Ausl di Bologna, Paolo Bordon.
“Non dobbiamo abbassare la guardia, siamo in una fase cruciale: abbiamo l’inverno alle porte, abbiamo una campagna vaccinale che ha dato risultati eccellenti. Non sprechiamo tutto a pochi metri dal traguardo, dobbiamo passare questo momento che vede alcuni paesi europei con dati preoccupanti”, ammonisce Bordon a margine della presentazione del nuovo progetto dell’associazione Bimbo tu per il Bellaria. “Non dobbiamo abbassare la guardia e credere che un problema che c’è a Berlino non possa arrivare a Bologna”, avverte il numero uno dell’Ausl, spingendo la campagna per la somministrazione delle terzi dosi, che dal 22 novembre saranno prenotabili anche dagli over 40, a patto che dalla seconda dose siano passati almeno sei mesi. “Gli hub ci sono, ora il problema è convincere la gente a entrarci dentro. Noi stiamo facendo meno di 3.000 vaccinazioni al giorno, quando abbiamo già le persone eleggibili per la terza dose che potrebbero essere molte di più”, osserva Bordon. “Il nostro lavoro sarà convincere le persone dell’importanza della terza dose, i luoghi non ci mancano: l’hub che sarà a disposizione in Fiera da dicembre potrà fare più delle vaccinazioni che oggi facciamo in un solo giorno in tutta la rete dei centri vaccinali. I medici di base ci stanno danno una mano agendo su terze dosi sia su persuasione di quelle poche decine di persone che si vaccinano ogni giorno la prima volta”, riconosce Bordon.
“Dall’1 dicembre ci si potrà vaccinare dai 40 anni in su, usiamo questa opportunità. Ci sono ormai testimonianze scientifiche importanti in paesi come Israele, in cui hanno vaccinato moltissimo con la terza dose e hanno dimostrato che ha avuto un effetto di contenimento della pandemia molto importante”, evidenzia il direttore generale, che invita a mantenere anche le altre misure di sicurezza: “L’uso della mascherina è importante, a maggior ragione al chiuso, il lavaggio delle mani, il distanziamento. Tutti noi vorremmo liberarci da questo problema che è la pandemia, ma non è ancora il momento di abbassare la guardia”, ripete. Del resto, la curva dei nuovi contagi è tornata a salire. “Purtroppo stiamo vedendo anche una crescita dei ricoveri, non esponenziale, ma nel giro di un paio di giorni abbiamo sempre dieci malati in più. Sono circa 160 bella nostra rete. I contagi stanno crescendo,le previsioni dicono che il picco potrebbe arrivare verso la fine dell’anno”, avverte Bordon.
(Vor/ Dire)