(VIDEO) L’edizione settimanale del TG Dire Sanità: si parla di covid, vaccini e terza dose, epatite C, ricerca

È online l’edizione settimanale del TG Dire Sanità a cura della redazione giornalistica Agenzia Dire.

Ecco i titoli:

– COVID. ISS: RT TORNA SOPRA 1, TUTTE LE REGIONI A RISCHIO MODERATO Nel periodo compreso tra il 13 ottobre e il 26 ottobre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,15, in aumento rispetto alla settimana precedente e al di sopra della soglia epidemica. È quanto emerso dall’ultimo monitoraggio settimanale della Cabina di regia dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute. L’indice Rt torna quindi sopra l’1 per la prima volta dal 27 agosto e si attesta a 1,15, contro lo 0,96 della scorsa settimana. Sale anche l’incidenza, a 53 casi per 100mila (contro i 46 per 100mila di sette giorni fa), sopra la soglia di rischio di 50 per 100mila. “Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4%- sottolinea l’Iss- contro il 3,7%” dell’ultima rilevazione; in aumento a livello nazionale anche il tasso di occupazione nelle aree mediche, che sale al 5,3% contro il 4,5% al 28 ottobre. Nell’ultima settimana, infine, tutte le Regioni risultano classificate a rischio moderato.

– VACCINO. SPERANZA: DA 1 DICEMBRE TERZA DOSE ANCHE PER 40-60ENNI “Dal primo dicembre nel nostro Paese sarà chiamato per la terza dose anche chi ha tra i 40 e i 60 anni”. Lo ha fatto sapere il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo la settimana scorsa al question time alla Camera in merito alle categorie per cui prevedere la somministrazione in via prioritaria della terza dose del vaccino anti Covid-19. “Si tratta di un ulteriore passo in avanti- ha proseguito il ministro nell’Aula di Montecitorio-perché riteniamo che la terza dose sia un tassello importante per la nostra strategia di contrasto al Covid-19”. Il ministero della Salute ha voluto quindi precisare che per la somministrazione della terza dose aperta dal primo dicembre alla fascia d’età 40-60 anni “devono essere passati sei mesi dal completamento del ciclo primario e sempre con vaccini a mRNA”.

– VACCINO. SILERI: TERZA DOSE PER UNDER 40? PROBABILE La terza dose di vaccino anti-Covid in futuro anche per gli under 40? “È probabile”. Ha risposto così Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, interpellato sul tema a ‘Domenica In’. “Stiamo vivendo la quarta ondata che sta investendo l’Italia in forma meno grave rispetto agli altri Paesi europei- ha proseguito Sileri- Abbiamo una percentuale di vaccinati molto più alta rispetto ad altre nazioni e abbiamo la diagnostica, il Green pass si ottiene con la vaccinazione o con il test rapido, che consente di scovare contagi sommersi. I numeri continueranno a salire, ma sono bassi quelli di chi va in ospedale e dei decessi. Essere positivi- ha concluso- non significa essere malati”.

– VACCINO. ISS: DOPO SEI MESI PROTEZIONE DA CONTAGIO SCENDE A 50% Dopo i 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale si osserva una “forte diminuzione dell’efficacia vaccinale nel prevenire le diagnosi in corrispondenza di tutte le fasce di età”. A rilevarlo è l’Istituto Superiore di Sanità nell’ultimo report settimanale sul Covid. “In generale- segnala l’Iss- su tutta la popolazione l’efficacia vaccinale passa dal 76% nei vaccinati con ciclo completo entro i sei mesi rispetto ai non vaccinati, al 50% nei vaccinati con ciclo completo oltre i sei mesi rispetto ai non vaccinati”. Sempre in calo, ma meno evidente, la protezione dopo 6 mesi dalla malattia severa: “Si osserva, infatti, una decrescita dell’efficacia vaccinale di circa 10 punti percentuali- sottolineano gli esperti- in quanto l’efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi è pari al 92% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all’82% per i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi rispetto ai non vaccinati”. Quanto ai ricoveri, quelli tra i non vaccinati sono “7 volte più alti rispetto a chi è vaccinato da meno di sei mesi e 6 volte più alti rispetto a chi è vaccinato oltre sei mesi”.

– EPATITE C. IN EMILIA ROMAGNA 6 MLN DI EURO PER SCREENING GRATUITO L’Emilia-Romagna avrà a disposizione 6 milioni di euro per avviare lo screening gratuito sull’epatite C. Lo ha fatto sapere il dottor Marco Libanore, direttore della UOC Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara, intervenendo in occasione del corso di formazione ECM sulla gestione dei tossicodipendenti con epatite C, organizzato dal provider Letscom E3 con il contributo non condizionante di AbbVie. “In Emilia-Romagna abbiamo a che fare con numerose problematiche legate all’epatite C- ha spiegato Libanore- Innanzitutto c’è quella della diagnostica e dello screening di base, per cercare di far affiorare il cosiddetto ‘sommerso’. In Italia sono stimati tra i 200mila e i 300mila casi di infezione occulta, cioè persone che non sanno di essere affette da questo tipo di patologia”.

– RICERCA. DA ROCHE 400MILA EURO PER 8 RICERCATORI UNDER 40 Sono stati premiati con un finanziamento di 400mila euro gli otto ricercatori under 40 vincitori della quinta edizione del bando ‘Fondazione Roche per la ricerca indipendente’ promosso dalla multinazionale farmaceutica svizzera. I progetti, selezionati e valutati dal partner Springer Nature e annunciati in Fondazione Giangiacomo Feltrinelli a Milano, ambiscono a migliorare la salute e il benessere dei pazienti in diverse aree ad alto bisogno quali oncologia, ematologia oncologica, malattie della coagulazione ereditarie, neuroscienze, reumatologia, malattie respiratorie, Sars-Cov2 e rapporto medico-paziente. “La ricerca indipendente in Italia è da sempre al centro delle attività di Fondazione Roche- ha detto Mariapia Garavaglia, presidente di Fondazione Roche in videocollegamento- perché siamo certi che tenerla viva sia un valore enorme per il sistema salute”.

 
(Cds/ Dire)

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