De Luca contestato ad Aversa, processo agli attivisti: flash mob fuori al Tribunale

Si è tenuto stamane il presidio di solidarietà, vicinanza e condivisione agli 11 indacati e denunciati dal Presidente della Regione Campania De Luca dopo una contestazione avvenuta alla fine di novembre del 2019 sotto il Municipio di Aversa. In quella occasione il presidente De Luca non mancò di definire gli attivisti ambientali: “autori dell’isteria popolare e di fomentare agitazione popolare sulla questione “Terra dei Fuochi” e sui roghi tossici che non esistono”.

“Solo inutile isteria affermò – è quanto si legge nel comunicato stampa a firma di Stop allo Scempio Ambientale Ovunque – Aversa; Potere al Popolo – Caserta e Provincia; Usb Caserta e Biodigestore Gricignano -. Sotto al gazebo istallato difronte al Tribunale Aversano sono passati tanti a portare solidarietà ed ad esprimere la loro condivisione in sostegno di chi è stato impattato dalla denuncia, da Potere al Popolo al sindacato USB Campania, dai movimenti e associazioni ambientaliste che da anni lottano a difesa del territorio e per la salute pubblica, come Stop allo Scempio Ambientale, più tante attiviste e attivisti vicini alla causa e alle lotte ambientali che da anni si portano avanti in questa dannata e devasta Terra, a cui vanno i nostri più sinceri ringraziamenti. Gli interventi si sono succeduti al microfono dai vari rappresentanti territoriali, tutti diretti all’oscuramento, all’occultamento e alle responsabilità da parte delle Regione e del Presidente De Luca sui problemi ambientali che tutti noi conosciamo, sulla questione degli indici delle malattie oncologiche in aumento che la popolazione subisce, sulle mancate bonifiche e individuazioni di siti di rifiuti pericolosi e non, sui mancati controlli alle aziende che trattano rifiuti e che spesso sono soggette a dubbi incendi, al mancato controllo delle zone Asi dove i roghi interessanno anche siti industriali in difficoltà per la crisi pandemica e industriale , alle eco balle di Taverna del Re a Giugliano, ai problemi della Sanità pubblica sotto tagli dalla Regione e non per ultimo si è espressa la volonta da parte di tutti di continuare la lotta ambientale contro le politiche Regionali sugli impianti di trattamento rifiuti ad alto impatto ambientale e troppo pericolosi per i nostri territori già compromessi e devastati. Infatti la contrarietà sull’impianti di Biodigestori, da Giugliano a Caserta, è stata palese . NoBiodigestoreGricignano è una delle battaglie che tante e tanti di noi stanno combattendo nella zona e che società private intendono costruire sotto la spinta delle politiche della Regione Campania. Oggi è stata l’ennesima gionata di lotta in cui si è ribadito che la Repressione non ci fa paura e tutte e tutti noi continueremo nelle battaglie e nella guerra contro i patti criminali tra Politica- Ecomafie e Imprenditori senza scrupoli che da anni devastano e fanno business a danno della salute pubblica e della nostra Terra. La repressione non ci fa paura non ci fermeremo se non avremo giustizia sociale e un futuro migliore per i nostri territori e le generazioni future. La difesa della terra non è un reato!”.

Redazione

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