5 anni fa moriva George Michael
Era il 25 dicembre 2016 quando il mondo della musica si fermò: la morte di George Michale. L’ultimo Natale, come la sua “Last Christmas”, è stata profetica. Georgios Kyriacos Panayiotou – vero nome di Michael – è stata una delle voci più importanti della scena musicale internazionale degli ultimi decenni, idolo della musica pop degli anni ’80.
A comunicare l’inaspettato decesso del cantante, avvenuto nella sua casa a nord di Londra, fu la sua famiglia, attraverso il proprio portavoce. I soccorsi arrivarono sul posto quando non c’era più nulla da fare. La morte dell’artista fu definita dal manager di Michael “inspiegata, ma non sospetta”.
Era risaputo che George Michael avesse problemi di dipendenze da farmaci e cannabis, abitudini che lo portarono anche ad avere problemi con la legge. Fu arrestato due volte e trascorse un lungo periodo in un rehab. Ci fu, dunque, subito il sospetto che la fine del musicista potesse essere avvenuta in seguito all’assunzione di sostanze. L’inchiesta stabilì che il decesso avvenne per cause naturali: arresto cardiaco.
Nato a Londra il 25 giugno del 1963, George Michael aveva cominciato a farsi conoscere nel mondo della musica nel 1981, a 18 anni, con i primi 45 giri pubblicati con gli Wham!, il duo composto insieme al chitarrista Andrew Ridgeley. La carriera della band terminò nel 1986, su iniziativa dello stesso George, che da quel momento intraprese una fortunata carriera come solista vendendo oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo e diventando uno dei cantanti britannici di maggiore successo oltre i confini della madrepatria.
La carriera solista di Georgios Kyriacos Panayiotou è ricca di prestigiose collaborazioni, magistrali interpretazioni e bellissime canzoni.
Tra i suoi lavori più importanti ricordiamo: Faith” (1987), il suo primo album solista che ha venduto oltre 14 milioni di copie, Freek (2002), un brano funk dal ritmo ipnotico il cui video traboccante di nudi e scene sexy scatena un putiferio nel Regno Unito, e la provocante “I want your sex”.
Dal 1991 in poi, collabora con vari artisti tra i quali Elton John, con cui canta allo stadio di Wembley un’indimenticabile “Don’t let the sun go down on me”. Partecipa al “Freddie Mercury Tribute Concert” dove duetta con Lisa Stansfield in “These are the days of our lives”; e interpreta in maniera straordinaria “Somebody to love”.
Nel 1987 George Michael è la prima voce maschile a duettare con Aretha Franklin, nel brano “I knew you were waiting…” Nel maggio 2011 parte il Symphonica Tour, in cui si esibisce con un’orchestra sinfonica. Verrà interrotto per problemi di salute del cantante. Nel 2014 ritorna sulla scena musicale con l’ album, “Symphonica”, che contiene tutti i grandi successi di George Michael eseguiti durante i concerti del Tour. Sarà il suo ultimo lavoro.