Aversa. Appalti rifiuti tra Napoli e Caserta, le parole dell’ex assessore Galluccio

Tra i nomi che compaiono nell’ordinanza emessa stamane dalla Procura di Napoli – relativa alla contestata turbativa della gara rifiuti a favore del consorzio Cite – anche quello dell’ex assessore di Aversa Paolo Galluccio per il quale la Procura non ha avanzato richiesta di custodia cautelare.

Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti, le gare indette dai comuni di Aversa, Cellole, San Marcellino, Gaeta, Casandrino, Frattamaggiore, Pollena, Arzano, Caserta, Carife, Paduli, Arienzo, Cancello ed Arnone, Carinaro, Casaluce, Casapesenna, Falciano, Gricignano D’Aversa, Lusciano, Maddaloni, Roccamonfina, San Prisco, Santa Maria Capua Vetere, Sant’Arpino, Sessa Aurunca, Succivo, Villa Di Briano, Villa Literno, Lagonegro, Minturno, Volla, Acerra, Afragola, Caivano, Cardito, Casalnuovo, Casandrino, Lacco Ameno, Marano, Marigliano, Pimonte, Eboli, Giffoni Vallepiana.

“Sono fiducioso nella magistratura. Vengo citato in modo discorsivo ma non sono mai stato coinvolto nell’inchiesta che tra l’altro è iniziata tre anni fa e onestamente pensavo anche fosse stata archiviata – ha detto Galluccio interpellato da LaRampa -. Il periodo in cui si fa riferimento nell’ordinanza, già da un mese e mezzo non ricoprivo più il ruolo di assessore invece riguardo alla parte dove vengo indicato come consulente legale del consorzio, ho solamente seguito ed istruito tre cause come avvocato del lavoro ma ben 10 anni prima dei fatti. Mi dispiace per coloro che hanno avuto le misure restrittive”.

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Redazione

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