Brucellosi bufalina, l’inchiesta della magistratura: fondato allarme allevatori su abbattimenti ingiustificati nel Casertano
“Grazie all’inchiesta della magistratura casertana l’Asl ha finalmente trasmesso i dati ufficiali, quelli che neppure le interrogazioni regionali e parlamentari erano riuscite ad ottenere. Dati che confermano senza tema di smentita le nostre reiterate, ignorate e spesso derise denunce: per oltre 10 anni centinaia di migliaia di capi bufalini sani, sono stati abbattuti per sospetta brucellosi o per sospetta tbc provocando la chiusura di quasi trecento aziende”.
Lo afferma l’avvocato Antonio Sasso, legale delle associazioni agricole “SIAAB” (Sindacato Agricoltori e Allevatori Bufalini) e Altragricoltura rinviando i dati ufficiali forniti dall’Asl di Caserta all’avvocato Vincenzo Scolastico, alla Procura della Repubblica di S. M. Capua Vetere e al Nucleo Antisofisticazioni e Sanità del Carabinieri di Caserta nell’ambito di un procedimento penale ad istanza di alcuni allevatori bufalini secondo i quali, ad esempio, “per la profilassi da tubercolosi dalla scheda dati degli anni dal 2019 al 2021 si evince che nel 2019 i capi abbattuti perché positivi agli esami batteriologici in vivo è stato di 10.455 dei quali però solo in 95 capi (l’1.1%) è stato isolato il batterio. L’anno successivo, su oltre 8mila capi, questo dato scende addirittura allo 0,3 %. Stesso incredibile trend anche per la brucellosi”.
“E’ evidente che i conti non tornano e che, al di là delle palesi violazioni delle norme Oie, dei regolamenti europei e delle leggi nazionali, – prosegue il legale degli allevatori casertani – i piani regionali per l’eradicazione della brucellosi e della Tbc Bovis, la loro attuazione, si sono rivelati particolarmente distruttivi soprattutto per la provincia di Caserta. E, cosa assai più grave, quello proposto in queste settimane, che è praticamente una fotocopia di quelli vecchi, rischia di dare il colpo di grazia al settore, agli allevatori oltre che ai consumatori”. “Naturalmente – conclude Sasso – non ce ne staremo con le mani in mano”.
INCHIESTA BRUCELLOSI BUFALINA: SARRO (FI), SCENARIO INQUIETANTE, CHIEDERÒ AL MINISTRO INVIO ISPETTORI
“Lo scenario che si delinea all’esito dei primi accertamenti è inquietante; chiederò al ministro l’invio degli ispettori e, soprattutto, presenterò una interrogazione urgente affinché su tutta questa storia venga finalmente fatta piena luce a tutela non solo degli allevatori casertani e de patrimonio zootecnico di Terra di Lavoro ma anche per restituire la necessaria serenità a tutti gli operatori del settore ed ai tanti consumatori che prediligono la mozzarella di bufala. Non c’è più spazio per sotterfugi, improvvisazione e losche manovre”. Lo afferma l’onorevole Carlo Sarro, Deputato di Forza Italia, componente della commissione Affari Costituzionale di Montecitorio rinviando ai dati emersi dall’inchiesta della magistratura casertana sugli abbattimenti ingiustificati dei capi bufalini eseguiti in provincia di Caserta negli ultimi dieci anni.
“Nei giorni scorsi, su richiesta della Procura e degli avvocati che rappresentano le Associazioni di allevatori bufalini di Terra di Lavoro, l’ASl di Caserta ha fornito dati impressionanti sulle macellazioni delle bufale: sa essi infatti risulta che solo su una percentuale bassissima di animali macellati veniva riscontrata unainfezione in atto. Da questi dati sembrerebbe che un numero enorme di pregiate Bufale Campane siano state uccise senza che fossero ammalate. Del resto questo è quanto da anni denunciano gli allevatori. Se tutto questo dovesse essere confermato sarebbe di una estrema gravità”. Così, in una nota, il sindaco di Casal di Principe Renato Natale.
“Intanto auspichiamo che le indagini della Magistratura arrivino al più presto a conclusione, e se dovessero emergere responsabilità tali da provocare procedimenti giudiziari, mi sento di preannunciare la costituzione di parte civile del mio Comune a fianco degli allevatori, e in difesa di uno dei comparti produttivi più importanti per l’economia del nostro territorio. Intanto che la Magistratura completi il suo lavoro, ritengo che sia fondamentale , per riconquistare un rapporto di fiducia fra gli operatori economici della filiera bufalina della Provincia di Caserta e le Istituzioni, in primis la Regione Campania, sostituire i responsabili della stesura e gestione del piano per l’eradicazione della Brucellosi e tubercolosi, piano che allo stato dei fatti risulta chiaramente fallimentare. Ritengo inoltre che sia doveroso per il Consiglio Regionale istituire una Commissione Speciale d’inchiesta per comprendere cosa sia successo nel corso di tutti questi anni. Infine si invitano tutte le autorità interessate a prendere finalmente in seria considerazione le proposte fatte nei mesi scorsi dalle Associazioni di allevatori da inserire nel nuovo piano di eradicazione delle malattie infettive. Il Comune di Casal di Principe è pronto ad aderire ad ogni iniziativa che le associazioni degli allevatori volessero mettere in campo, così come del resto facciamo da anni”.
INCHIESTA BRUCELLOSI CASERTA: PEDICINI (M24A ET), PIÙ OMBRE CHE LUCI, PRESENTO RISOLUZIONE
“Com’è possibile che in tanti anni nessuno, nella Casa di vetro di De Luca, si sia accorto dello sterminio di massa delle bufale casertane? Con quale coraggio le autorità sanitarie e regionali hanno immaginato di poter girare la testa dall’altro lato mentre venivano abbattute migliaia di bufale sane e chiudevano centinaia di aziende zootecniche? Chi ci ha guadagnato, economicamente e politicamente, da questa falcidia di capi di bestiame e aziende casertane?”. Così l’onorevole Piernicola Pedicini, europarlamentare del Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale di Pino Aprile, rinviando alle notizie di oggi sull’inchiesta della magistratura sugli abbattimenti di oltre centomila bufale casertane in dieci anni per sospetta brucellosi o Tbc bovis.
“E’ normale – si chiede intanto Pedicini – che senza l’intervento della Magistratura sia praticamente impossibile ottenere dati e informazioni che altrove sono messi in rete e in tempo reale?”.
“La vicenda degli abbattimenti di decine e decine di migliaia di bufale casertane assolutamente sane è gravissima: mi auguro che la magistratura vada fino in fondo al più presto e che i ministeri competenti, Sanità e Agricoltura, la finiscano una volta e per tutte la politica dello struzzo”, prosegue l’europarlamentare meridionalista.
“Per quanto mi riguarda – conclude -, vista l’ampiezza della competenza europea in materia, mi farò promotore di una Risoluzione che rimetta ordine nella materia e, valutando col massimo rigore le evidenti violazioni delle norme comunitarie, avvii le debite procedure di infrazione”.