(FOTO) La Giulia ‘arruolata’ nei Carabinieri Avellino

L’Alfa Romeo Giulia Radiomobile 2.0, ossia la versione della berlina con allestimento operativo sviluppato secondo le specifiche richieste dell’Arma, è entrata a far parte della “scuderia” dei veicoli a disposizione dei Nuclei Radiomobili delle Compagnie del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino.

La prima auto della serie era stata consegnata, nei mesi scorsi, in una cerimonia tenutasi a Torino, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo LUZI e John ELKANN, Presidente del gruppo Stellantis.

L’Alfa Romeo Giulia Radiomobile 2.0 è equipaggiata con un potente motore 2.0 turbo benzina da 200 CV, con cambio automatico a 8 rapporti, ed è in livrea blu istituzionale.

Il particolare allestimento della vettura prevede due lampeggianti con luce laterali e faro orientabili, lampeggianti led su specchi retrovisori esterni, parabrezza blindato nonché cristalli laterali e lunotto antisfondamento, porte anteriori blindate con protezione piedi scendenti, protezione antiscoppio del serbatoio carburante, due porta arma elettromeccanici, cellula unipersonale per il trasporto del detenuto (che permette la presenza a bordo di un terzo militare), portagiubbotti antiproiettili in abitacolo, due porta-sfollagente e paletta, radio in posizione centrale per l’utile impiego da parte di entrambi i componenti dell’equipaggio, e sistema di amplificazione e diffusione esterno alla vettura.

Il legame tra Alfa Romeo e Arma dei Carabinieri è storico: risale agli anni ’50, quando nacque il termine “Gazzella”, che, nel linguaggio dell’Arma e ormai anche nell’immaginario collettivo, simboleggia il concetto stesso di pronto intervento.

Gazzella iconica fu la Giulia degli Anni ‘60, seguita poi dalle varie Alfetta, Alfa 90, Alfa 75, 155, 156 nonché le attuali 159 e Giulietta, arrivando fino alla potente Giulia Quadrifoglio con motore da 510 CV.

Il Nucleo Radiomobile dell’Arma dei Carabinieri assicura, ininterrottamente dalla sua istituzione, il controllo del territorio e, all’emergenza, il pronto intervento. La vigilanza ininterrotta e la prontezza operativa caratterizzano l’impiego delle sue pattuglie, che costituiscono uno strumento a tutela della sicurezza dei cittadini. Le capacità di mobilità e prontezza propria di questo reparto ne fanno una pedina fondamentale dello strumento operativo dell’Arma, anzitutto per contrastare il crimine di strada. Fondamentale compito dei Nuclei Radiomobili è la prevenzione, un’attività che non lascia traccia nei riepiloghi statistici ma che è determinante per la serenità dei cittadini: tutto quello che poteva accadere e non è avvenuto lo si deve anche al fatto che in un certo momento e in un certo luogo transitava una “Gazzella” dei Carabinieri.

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Redazione

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