Le mascherine: quanti tipi ne esistono e come funzionano?

L’importanza dell’uso della mascherina e dei dispositivi di protezione individuale è cruciale nella lotta al Covid. Ad inizio pandemia c’è stata molta confusione in merito a tutti i dispositivi di protezione e si sentivano storie differenti e opinioni discordanti un po’ su tutti gli aspetti.

Oggi, a quasi due anni dal primo lockdown, abbiamo capito sulla nostra pelle l’importanza di scegliere una mascherina antiallergica che corrisponda a certe prestazioni e abbia determinati requisiti.

Ma quanti tipi di mascherine esistono?

Secondo molti studi la mascherina rappresenta è una sorta di primo scudo; lascerebbe passare solo il 30% dei virus andando dunque a ridurre il rischio di contagio.

E’ bene specificare che esistono diversi tipi di mascherine che andrebbero indossate in base anche agli ambienti che si frequentano. Ma quali sono le migliori mascherine per proteggerci? Rispondendo a questa domanda possiamo intanto dire che le mascherine si dividono in tre macro categorie:

  • i dispositivi medici (DM);
  • i dispositivi di protezione individuale (DPI);
  • le mascherine comunitarie.

I Dispositivi Medici

Le mascherine che storicamente eravamo abituati a vedere indossate dai medici, cosiddette chirurgiche, sono da considerarsi un vero e proprio dispositivo medico (DM).

La capacità filtrante verso chi la indossa per questo tipo di mascherina è molto bassa, stimabile al 20%, mentre la sua potenza verso l’esterno è molto alta, infatti nella lotta contro i batteri ha una percentuale del 95%.

Ovviamente questo tipo di mascherine devono assolutamente essere prodotte nel rispetto di alcuni principi costruttivi sintetizzati nella norma tecnica UNI EN 14683 del 2019.

Questo gruppo di mascherine ha tra le sue caratteristiche principali la traspirabilità, l’efficienza nel filtraggio di batteri, la pulizia da microbi, la resistenza agli schizzi d’acqua. Vi è da considerare che i dispositivi medici sono monouso e perdono di efficacia con il tempo.

Si distinguono tre tipi di dispositivi medici per quanto riguarda le mascherine:

  • tipo I
  • tipo II
  • tipo II 2r (mascherine chirurgiche che resistono agli schizzi)

DPI o Facciali filtranti

Questo tipo di mascherina viene raggruppata nei dispositivi di protezione individuale, ovvero DPI, e sono soggette alle normative presenti nel decreto legislativo 475/1992 e dalle norme UNI EN 149:2009.

Anche in questo caso si può fare un distinguo in tre tipologie in base alla loro capacità di filtraggio. Abbiamo infatti la FFP1 che riesce a filtrare almeno l’80% delle particelle di piccole dimensioni presenti nell’aria.

La FFP2 invece filtra almeno il 94% delle particelle presenti nell’aria, mentre la FFP3 arriva a filtrare almeno il 99% delle particelle e sono impiegate solitamente in contesti dove il rischio di contagio è molto alto.

I dispositivi di protezione individuale possono essere dotati o meno di una valvola. Nel caso in cui la valvola sia presente va ad aumentare il comfort nell’indossarla: infatti il processo di espirazione migliora nettamente.

E’ bene sottolineare però che con la valvola si rischia di immettere nell’aria, attraverso l’espirazione, eventuali particelle virali da cui il soggetto è afflitto. Infatti queste mascherine vengono chiamate con una punta di ironia “mascherine egoiste”.

Questo gruppo di mascherine, le DPI, possono essere sia monouso che riutilizzabili e questa caratteristica viene solitamente indicata con la sigla NR (non riutilizzabili).

Le mascherine comunitarie

Le cosiddette mascherine di comunità non fanno parte né del gruppo dei dispositivi medici né del gruppo dei dispositivi di protezione individuale.

Sono da considerarsi a tutti gli effetti delle mascherine “faidate” che dovrebbero seguire comunque le indicazioni dell’art.16 comma 2 del d.l. 8/2020.

Purtroppo però per questo tipo di mascherine non è previsto nessun test né alcuna valutazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità né da parte dell’INAIL.

Questo gruppo di mascherine non è adatto all’utilizzo in ambiente ospedaliero o per prestare assistenza proprio perché non hanno alcuna garanzia tecnica.

Le mascherine comunitarie vengono realizzate solitamente in fibre naturali che hanno senz’altro prestazioni più interessanti rispetto alle fibre sintetiche, ma la loro barriera è solitamente efficace soltanto con le particelle più grandi presenti nell’aria.

Per realizzare questo tipo di mascherina oltre al tessuto costituisce un fattore importante anche il tipo di vestibilità e l’aderenza al viso. Solitamente sono riutilizzabili ma vanno sanificate con lavaggi ad alte temperature (almeno 60 gradi).

Come utilizzare una mascherina

Seppure si abbia a disposizione lo strumento giusto, utilizzandolo in maniera errata se ne compromette l’efficacia. Ovvero: indossando non in maniera corretta una mascherina questa può non proteggerci in maniera adeguata.

Ma come si utilizza una mascherina? Per prima cosa bisogna lavarsi accuratamente le mani prima di toccare la mascherina, magari utilizzando acqua calda, sapone o con un gel a base alcolica.

A questo punto si andrà a prendere la mascherina, posizionandola sul viso e ponendo attenzione a coprire accuratamente bocca e naso. Nelle DPI e nel DM nel lato superiore vi è una leggera striscia metallica che permette di modellare il profilo fino a farlo aderire perfettamente al naso.

Quando la si è indossata è buona norma non toccare mai la mascherina perché in questo modo si andrebbe eventualmente a contaminare le mani. Stessa attenzione va riservata al momento di toglierla: sfilare gli elastici senza toccare il filtro.

Se la mascherina monouso buttatela in un recipiente che verrà immediatamente chiuso. Nel caso in cui la mascherina sia riutilizzabile invece ricordate di lavarla ad una temperatura di almeno 60 gradi.

Mascherine e pandemia

Le mascherine, come strumento di protezione, hanno conosciuto il loro periodo di maggior popolarità da quando è iniziato il Covid-19.

Fino a quel momento erano davvero poche le persone ad interessarsi di questo argomento, ma dai primi mesi del 2020 le proprietà delle mascherine sono diventate un argomento molto popolare.

Molte persone avevano delle perplessità in proposito all’utilità delle mascherine per la lotta al Covid viste anche le dimensioni molto ridotte del virus.

A tutt’oggi l’uso della mascherina è non solo consigliato, ma anche reso obbligatorio tramite decreti in tutto il mondo. I dati disponibili indicano che le mascherine migliori, come quelle proposte da Maskhaze, possono essere molto utili a ridurre il rischio di diffusione della malattia.

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Redazione

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