Natale ad Aversa: Romano e i fondi a MirArte, l’associazione della sorella

“Il degrado civile e morale che attanaglia da tempo le nostre comunità, ha aggiunto in questi giorni un altro importante tassello. Da diverse ore gira sui social e sulla stampa un duro attacco nei miei confronti, cosa alla quale sono , mio malgrado abituato, questa volta però non ci si fa scrupolo di coinvolgere i miei affetti più stretti, trattati da malfattori ed approfittatori, peggio dei peggiori delinquenti. A grandi caratteri cubitali viene accusata mia sorella Rachele Romano e mia nipote Cristina Turco, in quanto responsabili dell’Associazione culturale denominata “MirArte“, la cui grave colpa è quella di aver partecipato al cartellone degli eventi natalizi, curato ed organizzato dal Comune di Aversa”. Così, in una nota, il consigliere comunale Roberto Romano che torna a parlare della questione fondi all’associazione MirArte, quest’ultima gestita dalla sorella Rachele.

“Voglio, seppur nauseato, spiegare brevemente la dinamica. L’associazione MirArte, partecipa nella sede del Comune di Aversa, agli incontri preparatori dell’amministrazione, in cui gli organi preposti, invitano le associazioni a stilare un programma che verrà vagliato successivamente. Coloro i quali vedranno le proprie proposte accettate dall’amministrazione, verrà riconosciuto un contributo economico a copertura delle spese sostenute. L’associazione “MirArte“, aderisce, si attiva e presenta un programma che consiste in sei appuntamenti. Due manifestazioni culturali e quattro eventi musicali. Gli eventi musicali, prevedono la partecipazione di gruppi conosciuti ed affermati quali , “Gli antichi cantori“ che hanno eseguito musiche popolari del 1700, compreso brani teatralizzati tratti da opere di Domenico Cimarosa ed i “Soul Meet Jazz“, in omaggio alla gloriosa tradizione aversana e due gruppi i “Roads Rock“ e gli “SDRAG“ , che propongono anche messaggi sociali, attraverso l’impegno artistico. Il primo , i “ Roads Rock “ , contro l’uso di alcool , droga e “malamovida“. L’altro, gli “SDRAG“, contro le devianze sociali giovanili che si possono prevenire e contrastare anche attraverso forme artistiche. Tale programma viene accettato dall’amministrazione comunale e patrocinato dall’assessorato alla cultura della nostra Città. A testimonianza dell’impegno profuso dall’Associazione MirArte, il programma natalizio, propone al di fuori del cartellone degli eventi, altri appuntamenti di rilievo. E’ stata inaugurata il 10 dicembre una pregevole mostra pittorica, a cura dell’artista Anna Poerio ed il 2 gennaio, come già fatto in passato, si terrà una tombola solidale, i cui interi proventi saranno versati in beneficenza ad un’associazione che si occupa dei meno fortunati. La scandalosa cifra elargita per questa organizzazione, è di ben 3000 Euro. L’associazione culturale MirArte, in precedenza, a costo zero, senza alcun esborso da parte dell’amministrazione, nel corso dell’anno ha aderito all’evento organizzato dal Comune di Aversa denominato “L’altro Festival“, nell’ambito delle celebrazioni del “Cimarosa Jommelli Festival 2021“, organizzando un evento con musiche del 1700 e balli in costume d’epoca. L’Associazione “MirArte“, a coloro i quali non la conoscono, opera dal 2016, ha organizzato, in questo lasso di tempo oltre 100 eventi, in poco più di due anni, attraverso presentazioni di libri, convegni su temi sociali, seminari, festival, reading letterari, teatro, musica, cabaret, mostre d’arte, incontri scientifici e tanto altro. Ci sono gli organi di stampa, televisione, ed i social a testimoniarlo, ove mai fosse necessario. Diventando un punto di riferimento stabile nell’ambito culturale non solo provinciale, ricevendo apprezzamenti e ringraziamenti per quanto proposto con continuità. Sapete quanto ha ricevuto da parte di sponsor privati, zero, neanche un centesimo. Dalle istituzioni pubbliche o private sapete quanto ha ricevuto, fino ad oggi, zero, neanche un centesimo. E’ veramente squallido, neanche gli sciacalli si sarebbero comportati in questo modo, di sicuro avrebbero avuto più rispetto. Chiedete alle migliaia di persone, che in questi anni si sono avvicinati all’Associazione “MirArte“ chi è mia sorella Rachele, di che pasta è fatta. Ora questo miserevole teatrino della politica e della pseudo informazione locale, per colpire il sottoscritto coinvolge e tenta di infangare una persona la cui unica colpa è quella di essere mia sorella. Provo pena e pietà per questi piccoli uomini, abbiate il coraggio di affrontarmi sui temi politici, nelle sedi opportune e non colpendo i miei affetti più cari, vulnerabili ed innocenti”.

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Redazione

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