Paziente affetto da linfoma, trattato al Pascale con car-t
Ha 62 anni ed è affetto da linfoma non-Hodgkin a cellule B in stadio avanzato di malattia il primo paziente del Sud Italia ad essere trattato, all’istituto Pascale di Napoli, con Car-t. L’uomo era risultato refrattario a tre precedenti terapie, mentre oggi il paziente, trattato con successo nella struttura complessa di Ematologia dell’istituto dei tumori diretta da Antonello Pinto, sta bene ed è tornato a casa.
I linfociti del paziente sono stati prelevati agli inizi di ottobre, ingegnerizzati nell’ambito di un protocollo di studio internazionale attivo presso il Pascale e reinfusi come prodotto Car-t il 26 novembre, nell’unità di trapianto di cellule staminali dell’istituto, diretta da Gianpaolo Marcacci.
Le cellule del paziente sono state modificate attraverso l’inserzione di un recettore chimerico Car-t che le ha trasformate in ‘killer’ in grado di riconoscere specificamente le cellule neoplastiche del linfoma, evadere le contromisure attivate dal tumore per sfuggire alle difese immunitarie e quindi ucciderle attraverso un meccanismo immunologico. Al paziente sono state contemporaneamente infuse cellule Car-t, sia di tipo Cd8 che Cd4, per migliorare l’efficienza antitumorale della terapia.
“La procedura – dice il direttore scientifico dell’istituto, Nicola Normanno – è stata portata a termine con successo attraverso la collaborazione di un team multidisciplinare specificamente creato al Pascale e che ha visto l’interazione delle strutture di Anestesia e rianimazione, Medicina trasfusionale e Farmacia”.
Il paziente, assicurano i medici, ha superato la procedura in ottime condizioni ed è stato dimesso dopo appena una settimana dal trattamento. “Ancora una volta – dice il direttore generale dell’Irccs partenopeo Attilio Bianchi – il lavoro di squadra in multidisciplinare ha reso possibile un sogno. Ora lavoreremo insieme con la Regione, che ha già dato piena disponibilità, per far sì che tutti i pazienti candidabili a questa particolare tipologia di trattamento, possano riceverlo”.
(Nac/ Dire)