Popolari Riformisti Liberali, nasce a Napoli un nuovo partito

Popolari Riformisti Liberali: culture coraggiosamente ri-proposte per avviare il processo costituente di un partito “delle persone e delle idee”, aperto, identitario e plurale. Tra i promotori Stanislao Lanzotti, Giuseppe Gargani e Erminia Mazzoni. Obiettivo comune: “tornare a fare Politica con la P maiuscola e dare un valore all’impegno”.

I dati sulla situazione sanitaria hanno spinto i promotori a rinviare a gennaio l’Assemblea costituente, inizialmente prevista per sabato 11 Dicembre, anticipandone l’annuncio in una conferenza stampa di presentazione in programma per domani, sabato 11 dicembre, alle ore 12 a Napoli, presso il Grand Hotel Vesuvio (Via Partenope 45).

L’Assemblea, atto di nascita della nuova realtà politica, sarà l’occasione per scrivere regole e obiettivi condivisi con la partecipazione di tutti gli aderenti e avviare il cammino verso la costituzione del nuovo soggetto politico che dovrà aggregare persone, movimenti e associazioni, secondo uno schema federalista, organizzato su base regionale.

L’iniziativa prende le mosse dalla positiva esperienza delle liste civiche, fondate sulle stesse radici culturali e candidate alle ultime elezioni amministrative nelle città capoluogo. I candidati e gli eletti delle liste saranno, infatti, soci fondatori e rappresenteranno l’ossatura principale del progetto costituente.

Saranno presenti alla conferenza stampa l’on. Paolo Cirino Pomicino, il Notaio Roberto Cogliandro, il Dr. Massimo Taglialatela, il Prof. Vincenzo Santagada, Assessore al Verde e Salute del Comune di Napoli, la Dr.ssa Giovanna Mazzone, neo presidente della I Municipalita di Napoli, la Prof. Marilù Ferrara, capolista della Lista Azzurri per Napoli, il Dr. Riccardo Monti, l’Avv. Massimo Pepe, la Prof. Barbara Figliolia, consigliere al comune di Salerno, il Prof. Aniello Salzano, il Dr. Mario Polichetti, l’Avv. Alberigo Festa, il Dr. Giuseppe Vecchione e il Dr. Antonio Rossi.

Nero su bianco c’è già una prima proposta per salvare Napoli dal dissesto finanziario, elaborata con il contributo di Paolo Cirino Pomicino, Eugenio Mazzarella e Umberto Ranieri, animatori del “pensatoio” (o con l’abusato inglesismo, think tank).

Una “soluzione di mercato” con un modello che può essere replicato per altri grandi capoluoghi di regione: una newco, inizialmente 100 per cento del Comune, con il compito di valorizzare il proprio patrimonio, di riscuotere i crediti, di pagare i debiti verso i fornitori e verso terzi percorrendo la vecchia strada del “saldo e stralcio”.

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Redazione

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