I ricercatori del Pascale di Napoli chiedono la stabilizzazione
Un emendamento alle legge di bilancio che inserisca anche i ricercatori e il personale di supporto alla ricerca di IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a carattere Scientifico) e IZS (Istituti Zooprofilattici Sperimentali) pubblici nella stabilizzazione prevista all’art. 92 con la quale il governo si accinge ad impiegare a tempo indeterminato circa 50 mila lavoratori sanitari (medici, infermieri, e OSS).
Lo chiedono i ricercatori dell’Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli reduci da decenni di precariato consumati tra Co.co.co, borse di studio e prestazioni a partita Iva al pari dei circa 1800 ricercatori italiani, impiegati a tempo determinato.
“Se il governo vuole dare priorità solo all’emergenza Covid – sostengono -, non capiamo perché non include anche noi ricercatori che fin dall’inizio della pandemia siamo rimasti in servizio a fronteggiare l’emergenza a supporto delle unità che ne avevano bisogno”.