(VIDEO) Arresti, denunce e sequestri: controlli Carabinieri tra Secondigliano, Scampia, Ottaviano e Caivano

I carabinieri della stazione di Secondigliano hanno arrestato per tentata rapina aggravata Antonio Torre, 68enne del posto già noto alle forze dell’ordine. I militari percorrono via Miano e come ogni altro servizio perlustrativo monitorano le attività commerciali durante l’orario di chiusura perché è in quella fascia oraria che aumenta il pericolo delle rapine. Notano 2 persone che litigano in strada, poco distanti da una farma-sanitaria ma la situazione è più grave di quello che sembra. I Carabinieri intervengono. Era un tentativo di rapina.

I 2 protagonisti del litigio erano in realtà il rapinatore ed il titolare dell’attività commerciale. Torre, una volta entrato, si è avvicinato all’addetta alle vendita ed armato di taglierino pretendeva il denaro. La dipendente ha reagito mettendo in fuga il rapinatore. Il farmacista lo ha inseguito e ne è nata la colluttazione. I militari hanno bloccato il 68enne ed ora è in attesa di giudizio.


Servizio a largo raggio per i Carabinieri della compagnia del Vomero che hanno setacciato le strade del quartiere Scampia. Diverse le perquisizioni per la ricerca di armi e droga. I Carabinieri del nucleo operativo hanno arrestato per detenzione di arma clandestina e riciclaggio Giuseppe Lanzetti, 51enne del posto già noto alle forze dell’ordine.

I militari hanno perquisito l’abitazione dell’uomo nel lotto MC1 – la Vela Gialla – e lì hanno rinvenuto e sequestrato una pistola 1914 Automatic Pistol Titanic Patent calibro 7,65 con matricola abrasa e colpo in canna altri 6 proiettili.

Durante la perquisizione i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato anche la somma contante di 21mila euro. I militari hanno voluto approfondire il controllo presso l’abitazione di origine di Lanzetti che era poco distante e dove abitano la madre e il fratello 38enne, anche lui già noto alle forze dell’ordine. Sul balcone – all’interno del cassetto di un mobile – era nascosta una scatola con all’interno 42 cartucce calibro 7,65. Il 38enne è stato denunciato, le munizioni sequestrate.L’arrestato è in attesa di giudizio.


A Ottaviano le voci erano sempre più insistenti ed i Carabinieri hanno deciso di approfondire la vicenda. I militari della locale stazione insieme a quelli della stazione Parco di Ottaviano hanno controllato un’impresa di rivendita e riparazione auto gestita da due uomini e una donna a via San Domenico.

Durante le verifiche i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 4 auto che sono risultate rubate e 5 targhe associate ad altrettanti veicoli oggetto di furto. Sequestrato anche 1 forno per la verniciatura che era sprovvisto di sistema di aspirazione immettendo così i fumi nell’atmosfera senza alcun filtro. Trovati anche diversi cumuli di rifiuti speciali e svariati parti di auto e ricambi di dubbia provenienza.

L’area – di circa mille metri quadrati – è stata sequestrata. Sono in corso accertamenti sulle altre 22 auto presenti. I 3 fratelli dovranno rispondere di ricettazione di auto e gestione illecita di rifiuti.


Nella serata del 3 dicembre 2021 i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, della Sezione Operativa della Compagnia di Casoria e della Tenenza di Caivano, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 soggetti di Caivano, tutti censurati e legati tra loro da strettissimi vincoli di sangue.

Il provvedimento restrittivo è stato richiesto al Giudice per le indagini preliminari di Napoli dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura partenopea nei confronti dei quattro indagati, poiché ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di aver diretto e gestito un’associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti avente la “sede operativa” nel Parco Verde del comune di Caivano.

Per le indagini, avviate dalla Sezione Operativa dei Carabinieri di Casoria, sono state utilizzate anche le riprese video di un servizio giornalistico che riguardava lo spaccio di droga all’interno del Parco Verde.

Nel corso delle attività investigative è stato possibile documentare:–    una fiorente attività di spaccio di cocaina, hashish e marjuana gestita dagli arrestati;–    una complessa organizzazione criminale, che faceva ricorso anche a sofisticati sistemi di videosorveglianza, finalizzati ad eludere i controlli di polizia. Tali apparati sono stati più volte sequestrati nel corso di svariati servizi di prevenzione e repressione condotti dai Carabinieri;–    l’acquisto di droga, per uso personale, da parte di più persone, tutte segnalate alle prefetture di origine per i previsti provvedimenti amministrativi.

Redazione

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