(VIDEO) L’edizione settimanale del TG Dire Pediatria: si parla di Israele, bronchioliti e vaccini under 5
E’ online l’edizione settimanale del Tg Pediatria a cura della redazione giornalistica Agenzia Dire.
Ecco i titoli:
– COVID, SIP: ISRAELE IMMUNIZZA UNDER 5 ANNI? È STRADA SEGNATA Quella di Israele, che ha annunciato l’avvio della campagna vaccinale per i bambini al di sotto dei 5 anni, “è sicuramente una fuga in avanti, in quanto non abbiamo ancora alcuna autorizzazione da parte delle agenzie regolatorie, anche se ogni Nazione decide in maniera indipendente. D’altra parte, è un percorso segnato che attende anche noi. Al momento, infatti, siamo in attesa dell’autorizzazione dell’Aifa per la vaccinazione della fascia 5-11 anni, ma auspichiamo che gli studi sui bambini dai 6 mesi ai 5 anni terminino presto per poi ottenere le autorizzazioni e iniziare così a proteggere anche i bambini più piccoli”. A dirlo è Annamaria Staiano, presidente Sip.
– SIP-SIN-SICUPP LOMBARDIA A MORATTI: SERVE TAVOLO SU EMERGENZA BRONCHIOLITI Avviare “in tempi rapidi un tavolo regionale per discutere dell’emergenza bronchioliti e della situazione infettivologica pediatrica”. È la richiesta rivolta con una lettera all’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, dai presidenti delle sezioni lombarde della Sip, Sin e Sicupp. “Le misure di prevenzione non farmacologiche messe in atto nel corso dell’anno 2020/21 per la prevenzione della trasmissione dell’infezione da Sars-Cov2- si legge nella lettera- hanno consentito di ridurre non solo la diffusione tra i bambini del Covid-19, ma anche di altri virus respiratori, compresi il virus respiratorio sinciziale, il rinovirus, il virus influenzale. Tuttavia, questi virus sono tornati a circolare con intensità mai registrata negli anni precedenti. Pertanto- sottolineano gli specialisti lombardi- a partire dai mesi scorsi si è osservata ed è tuttora in corso un’epidemia di bronchiolite da vrs e da virus respiratori che ha messo in grande difficoltà i pediatri di libera scelta e i reparti di Pediatria del territorio lombardo”.
– VACCINO, SIP LOMBARDIA: POSSIBILE RITARDO PER BIMBI CON VIRUS RESPIRATORI L’epidemia da virus respiratori, in corso in tutta Italia e in particolare in Lombardia, “potrebbe avere un impatto anche sulla campagna di vaccinazione contro il Covid-19 per la fascia 5-11 anni perché nel momento in cui c’è una patologia intercorrente, la vaccinazione viene dilazionata”. Lo sostiene Raffaele Badolato, presidente della sezione Lombardia della Sip. La vasta diffusione nella popolazione pediatrica dei virus respiratori che si sta registrando in queste settimane potrebbe, tuttavia, anche avere un impatto positivo attraverso il costante contatto tra i pediatri di libera scelta e le famiglie.
– VACCINO, LOCATELLI: DA 23 DICEMBRE SOMMINISTRAZIONE A BAMBINI “L’attesa per il vaccino ai bambini nella fascia d’età 5-11 anni è per il 23 dicembre, poi magari sarà qualche giorno prima o qualche giorno dopo, non starei a fissarmi in maniera ossessiva su questa data. Dico il 23 dicembre semplicemente perché per quella data saranno disponibili le formulazioni pediatriche, in quanto la dose nella fascia di età 5-11 anni è di un terzo, quindi 10 microgrammi, rispetto alla dose dell’adulto”. Lo ha detto il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, rendendo poi noto che “si sta ragionando per creare delle aree pediatriche preposte alle inoculazioni negli hub” .
– VACCINO, SIPPS: BENE OK EMA, IN ATTESA DOSI FARE ANTINFLUENZALE A BAMBINI “Raccomandiamo la vaccinazione gratuita contro l’influenza a tutti i bambini dai 6 mesi ai 6 anni e a tutti gli altri adolescenti con patologie, o se hanno in famiglia una persona fragile”. Lancia questo appello Giuseppe di Mauro, presidente della Sipps, proprio per rendere più efficace la strategia vaccinale contro le comuni ma potenzialmente pericolose patologie infettive stagionali e non solo contro il Covid-19, che ha recentemente avuto il via libera per i bambini dall’Ema, includendo l’uso del vaccino Pfizer nella fascia di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. I motivi di questa richiesta sono tanti. “Innanzitutto è importante non prendere l’influenza quest’anno- spiega Di Mauro- perché tutti i virus saranno un pochino più aggressivi rispetto allo scorso anno. In secondo luogo, fino a quando tutti i bambini non saranno vaccinati contro il Covid, l’antinfluenzale riduce l’incidenza di una patologia, l’influenza, che ha una sintomatologia molto simile al Covid, con conseguenti controlli, tamponi, preoccupazione e impegno per la famiglia ed il pediatra”.
(Arc/ Dire)