(VIDEO) L’edizione settimanale del TG Dire Riabilitazione: si parla di AIFI, ictus e malattie cuore

E’ online l’edizione settimanale del Tg Riabilitazione a cura della redazione giornalistica Agenzia Dire.

Ecco i titoli:

– AIFI: FORMAZIONE, RICERCA E COLLABORAZIONE CON LE ALTRE SOCIETA’ SCIENTIFICHE Hanno raccolto oltre 1.000 partecipanti le tre giornate di congresso ‘miste’ dell’Aifi a Verona, incentrate sul tema ‘Fisioterapia: dalla ricerca alla pratica clinica’. “È stato fondamentale ritrovarsi nuovamente sia in formato digitale che in presenza- ha spiegato Simone Cecchetto, presidente dell’Associazione- L’ultimo congresso scientifico internazionale di Aifi risaliva ormai a 4 anni fa, un periodo in cui Aifi non era ancora dal punto di vista formale l’associazione scientifica che è oggi”. Per Andrea Turolla, vicepresidente Aifi e coordinatore scientifico del Congresso, “i contenuti sui topics del programma sono stati seguiti con attenzione, dalla fisioterapia neurologica a quella muscoloscheletrica, con soddisfazione sia degli studenti che dei fisioterapisti più esperti. Abbiamo compreso anche in questi giorni- ha concluso- che Aifi deve proseguire a investire sempre più sulla formazione, sulla ricerca e sulle collaborazioni con l’accademia e con le altre società scientifiche”.

– ICTUS PRIMA CAUSA DISABILITÀ, FONDAMENTALE FASE RIABILITAZIONE Sono circa 1 milione in Italia le persone che, dopo essere state colpite da ictus cerebrale, sono sopravvissute con esiti più o meno invalidanti, rendendo di fatto questa patologia la prima causa di disabilità in Italia, oltre che la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Si è celebrata lo scorso 3 dicembre la Giornata internazionale delle persone con disabilità, con l’obiettivo di promuoverne il benessere e cercare di garantirne i diritti fondamentali di accesso ai servizi. “Le persone colpite da ictus- ha detto Danilo Toni, presidente del comitato tecnico-scientifico di A.L.I.Ce. Italia Odv- presentano esiti più o meno invalidanti causati dal danno cerebrale”. È dunque “fondamentale” che queste persone ricevano una “corretta informazione sulla fase riabilitativa, in modo da poter, possibilmente, migliorare la propria situazione clinica”.

– MALATTIE CUORE, PER RECUPERO C’È LA CARDIOLOGIA RIABILITATIVA Le malattie cardiovascolari sono un gruppo di patologie di cui fanno parte le malattie ischemiche del cuore, come l’infarto acuto del miocardio e quelle cerebrovascolari, come l’ictus ischemico ed emorragico. Rappresentano le principali cause di morbosità, invalidità e mortalità in Italia. I numeri fanno spavento perché si tratta di circa 230mila morti l’anno. Per arginare questo importante problema sanitario è necessario sui fattori di rischio modificabili quali: la sedentarietà, il fumo e l’obesità. Per approfondire il tema l’agenzia Dire ha parlato con Matteo Ruzzolini, cardiologo e cardiologo riabilitatore del Fatebenefratelli di Roma e membro dell’associazione ‘Itacare-p’. “La cardiologia riabilitativa e preventiva- ha spiegato- vuole consentire al paziente di recuperare le migliori performance fisiche, psicologiche e sociali. In questo percorso si è affiancato da un team composto da cardiologi, dietisti, psicologi, infermieri e fisioterapisti per correggere i fattori di rischio e dare indicazioni sui corretti stili di vita”.

– IN UGANDA OSPEDALE IN CUI SVOLGERE RIABILITAZIONE VISIVA Cbm Italia Onlus riafferma il suo impegno nella prevenzione e cura della cecità e della disabilità evitabile e nell’inclusione delle persone con disabilità in Italia e nei Paesi del Sud del mondo. Uno dei Paesi dove Cbm opera da oltre 25 anni è l’Uganda, dove 1,2 milioni di persone hanno problemi visivi, e nel 75% dei casi le cause sono prevenibili o curabili. Segno tangibile di questo impegno sono i lavori di costruzione del nuovo reparto oculistico dell’ospedale Mengo nella capitale Kampala, dove Cbm ha avviato un ambizioso intervento, della durata di 5 anni, che prevede la costruzione di 4 nuove sale operatorie, una banca corneale, una sala per le visite, un’unità di ipovisione, dove svolgere anche sessioni di stimolazione e riabilitazione visiva, camere di degenza pazienti e tanti altri spazi.

(Mco/Dire)

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