(VIDEO) Percepivano indennità disoccupazione italiana ma lavoravano in Svizzera

Al termine di un’articolata e meticolosa attività info investigativa, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Verbania hanno scoperto e segnalato all’Agenzia delle Entrate 134 soggetti che negli anni dal 2014 al 2018 hanno omesso di denunciare al fisco, tutti o in parte, i redditi da lavoro percepiti in Svizzera.

L’attività di intelligence a contrasto dell’evasione fiscale internazionale ha riguardato il fenomeno di quei soggetti residenti in Italia in Comuni distanti più di 20 km dalla linea di confine e che al contempo sono risultati essere lavoratori dipendenti in Svizzera.

Tale condizione, infatti, impone loro, al contrario dei lavoratori all’estero residenti nella fascia entro i 20 km dalla linea di confine che devono dichiarare i redditi da lavoro dipendente prodotti in Svizzera in quel paese, di dichiarare, come da accordi bilaterali Italo Svizzeri, tali redditi in Italia scontando le relative imposte dirette seppur con il beneficio dell’abbattimento dell’imponibile lordo.

Attraverso una collaborazione sinergica con l’Agenzia delle Entrate e l’INPS, i finanzieri, dopo aver acquisito l’elenco della vasta platea di soggetti impiegati in Svizzera ed aver escluso, con una prima “scrematura”, i “lavoratori frontalieri” veri e propri, ossia i residenti in uno dei Comuni di confine/frontiera, il cui territorio, anche in parte, disti meno di 20 km dal confine di Stato, si sono concentrati su tutti gli altri nominativi residui analizzandone la posizione fiscale ed incrociando le informazioni raccolte con le banche dati.

Il risultato dell’incrocio ed analisi dei molteplici dati raccolti ha consentito così ai finanzieri del Comando Provinciale di Verbania, con l’ausilio di altri Reparti del Corpo, di identificare 113 evasori totali e 21 evasori parziali che nel periodo dal 2014 al 2018 hanno complessivamente omesso di dichiarare al fisco redditi per €. 9.606.930 con una corrispondente evasione d’imposta pari a €. 2.239.144.

Gli ulteriori approfondimenti esperiti hanno poi permesso anche di individuare tre “lavoratori stagionali” in Svizzera, che, convinti di non poter essere scoperti, hanno omesso scientemente di comunicare all’INPS le variazioni del proprio status di occupati, così da poter indebitamente percepire anche l’indennità di disoccupazione.

Un comportamento che è costato agli interessati la denuncia all’Autorità Giudiziaria, per “indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato”, così come prescritto dall’art. 316 ter c.p. In particolare, per uno di loro, visto che la somma indebitamente percepita è stata pari a € 3.791, e quindi, sotto la soglia di €. 3.999,96, è stata applicata una sanzione amministrativa mentre gli altri due sono incorsi nella fattispecie penale, avendo conseguito un indebito beneficio per complessivi € 21.814 l’uno ed € 8.861 l’altro.

L’attività condotta testimonia ancora una volta la costante attenzione ed impegno che le Fiamme Gialle mettono nel contrasto all’evasione fiscale adottando, anche grazie alle numerose banche dati a disposizione, piani d’intervento sempre più mirati e selettivi che consentono di individuare con assoluta certezza quei contribuenti connotati da elevati profili di pericolosità fiscale.

Queste azioni chirurgiche vogliono altresì contribuire a una più equa ripartizione del prelievo impositivo tra i cittadini in rapporto alla capacità contributiva di ciascuno e a far meglio comprendere la massima “pagare tutti per pagare di meno”.

Redazione

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