Acquistare casa in edilizia convenzionata nel 2022: quando conviene
L’edilizia convenzionata costituisce un’ottima opportunità anche per chi decide di comprare un immobile. Ma di che cosa si tratta esattamente? Quegli immobili che rientrano nell’edilizia convenzionata sono delle abitazioni costruite secondo gli accordi che sottoscrivono le imprese edilizie in convenzione con il comune. Il vantaggio per chi compra è rappresentato dal fatto che questi immobili sono venduti ad un prezzo calmierato, quindi più basso rispetto al prezzo di mercato. In questo caso anche quei nuclei familiari che non hanno la prima casa possono essere aiutati ad acquistarla. Ma quali sono i requisiti per poter effettuare una compravendita che rientri nell’ambito dell’edilizia convenzionata? Scopriamone di più.
I requisiti fondamentali da possedere
Likecasa.it, il sito dedicato alla compravendita immobiliare, mette in evidenza che ci sono alcuni requisiti fondamentali per poter comprare casa in edilizia convenzionata come: 1) limiti di reddito stabiliti autonomamente dal comune 2) assenza di altre proprietà 3) residenza nel comune dove si vuole comprare l’immobile.
Quindi ci sono determinati requisiti soggettivi e oggettivi, fra i quali sicuramente i limiti di reddito contano in maniera importante. I limiti reddituali sono infatti decisi dal comune in piena autonomia. Per esempio un limite di reddito può essere quello di 50.000 euro all’anno o di 90.000 euro all’anno.
Si tratta di limiti che comunque non sono bassi, quindi anche chi ha un certo reddito potrebbe avere la possibilità di accedere all’edilizia convenzionata.
I vincoli da tenere presenti
Le case costruite in edilizia convenzionata sono sottoposte a dei vincoli specifici. I vincoli sono determinati appositamente per evitare speculazioni. Infatti potrebbe capitare per esempio che un acquirente compri un immobile pagandolo ad un prezzo inferiore proprio in virtù della convenzione con il comune.
Successivamente potrebbe rivenderlo al prezzo di mercato, guadagnando in senso speculativo. Per questo sono state stabilite delle regole essenziali. Una di queste riguarda il costo massimo di vendita e di rivendita, che è limitato e spesso tra l’altro non è possibile rivendere né affittare la casa prima di cinque anni.
Inoltre c’è un arco di validità della convenzione, che per esempio può essere di venti o di trenta anni. Di conseguenza chi vuole rivendere la casa in questo periodo deve richiedere l’autorizzazione al comune e può mettere in vendita l’immobile soltanto ad un prezzo fissato dal comune stesso, il quale non tiene conto del prezzo di mercato, ma della rivalutazione Istat.
C’è anche un limite per quanto riguarda il canone di affitto anche dopo i cinque anni dall’acquisto. I vincoli possono essere diversi da comune a comune, quindi quando si acquista una casa in edilizia convenzionata bisogna informarsi bene su quali siano le regole da rispettare.
A cosa fare attenzione
Quindi è sempre bene informarsi per tempo e vedere se veramente conviene acquistare una casa in edilizia convenzionata. Chi ha intenzione di accedere a questa opportunità dovrebbe sempre fare riferimento all’amministrazione del comune in cui l’immobile è ubicato.
In particolare si dovrebbe leggere bene la convenzione per controllare se si rientra nei requisiti reddituali e patrimoniali.
Inoltre chi acquista deve stare attento che il diritto di superficie si sia trasformato in piena proprietà. Questo fattore è molto importante e si può verificare con l’ausilio di un notaio o con l’agenzia immobiliare.
Occorre verificare che l’operazione sia condotta in maniera trasparente e lineare. Per esempio non è assolutamente corretto l’atteggiamento di chi pretende di scrivere soltanto il prezzo indicato dalla convenzione e di avere poi in nero la differenza.
Si tratta in questo caso di un comportamento illegale che l’acquirente non deve accettare come forma di compromesso. La legge è molto attenta a sanzionare con multe specifiche, anche molto salate, atteggiamenti di questo tipo.