Assalto a Capitol Hill, processo a tutti i responsabili

Il 6 gennaio 2021, centinaia di rivoltosi presero d’assalto il Campidoglio, sperando di interrompere il conteggio dei voti elettorali delle elezioni presidenziali statunitensi.

L’amministrazione Biden “si impegna a portare davanti alla giustizia tutti gli assalitori del 6 gennaio, qualunque sia il loro status, che fossero presenti quel giorno o che siano responsabili penalmente per l’attacco contro la nostra democrazia”: lo ha detto il ministro della giustizia Merrick Garland facendo il punto sull’inchiesta, dopo aver promesso di “proteggere il fondamento della nostra democrazia, il diritto di ogni cittadino a dare un voto che conti”.

“Seguiremo i fatti dove portano e l’indagine proseguirà quanto necessario”, ha assicurato.

Il ministro ha respinto le critiche di chi sostiene che le indagini non siano state adeguatamente veloci, intense e pubbliche.

“Per assicurare che tutti i responsabili criminali siano assicurati alla giustizia – ha spiegato – dobbiamo raccogliere le prove. Seguiamo le prove fisiche, le prove digitali, i soldi. Ma la cosa piu’ importante e’ che seguiamo i fatti. Non un’agenda, non una supposizione, i fatti ci diranno dove andremo”. Garland ha riferito che il dipartimento di giustizia finora ha incriminato 725 persone in quasi tutti i 50 Stati Usa e nel District of Columbia per l’assalto al Campidoglio. Di questi 325 sono state accusate di vari reati. Gli inquirenti, ha riferito, hanno emesso 5000 mandati, sequestrato 2000 apparecchi, esaminato 20 mila ore di video e 15 terabyte di dati.

(ANSA)

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Redazione

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