Aversa. Droga e telefonini in carcere: revocate misure cautelari per agente penitenziario di Trentola Ducenta

Lo scorso 1 aprile 2020 era stato posto agli arresti domiciliari e con sospensione temporanea dai pubblici uffici per corruzione, rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio, traffico di influenze illecite e cessione di sostanze stupefacenti; ora attenderà la sentenza da cittadino libero.

Stiamo parlando di Ferdinando Ferrara, agente della Polizia Penitenziaria di 30 anni, residente in Trentola Ducenta (Ce), in servizio presso la Casa Reclusione di Aversa. Durante le indagini del NIC (Nucleo Investigativo Centrale) e del NIR Napoli (Nucleo Investigativo Regionale) della Polizia Penitenziaria – coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord – era emerso come il Ferrara, contravvenendo ai dovevi del proprio ufficio, introduceva nella struttura carceraria sostanze stupefacenti e altri beni da destinare ai detenuti ivi ristretti telefoni cellulari.

Le attività investigative hanno avuto inizio in seguito a numerose segnalazioni  da parte del Comando della Casa di Reclusione di Aversa. Inoltre, dalle risultanze investigative, è anche emerso che l’indagato si faceva promettere e consegnare denaro per una sua presunta mediazione verso una persona addetta ai concorsi per il reclutamento nel Corpo della Polizia Penitenziaria.

Il Collegio Giudicante, su richiesta del legale difensore – l’avv. Vincenzo Guida -, ritenendo che non vi erano gravi indizi di colpevolezza ha revocato tutte le misure cautelari nei confronti del Ferrara; pertanto quest’ultimo attenderà il processo da cittadino libero.

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Redazione

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