Covid a Lusciano, IV: “Il Sindaco assuma provvedimenti a tutela e salvaguardia della pubblica incolumità”
I contagi continuano ad aumentare, l’ASL di Caserta ha certificato nella data odierna 362 luscianesi positivi al tampone per coronavirus. Dall’inizio della pandemia sono stati complessivamente 2049 positivi di cui 1662 guariti e 25 deceduti.
“Senza dimenticare i luscianesi “chiusi” in casa per osservare il periodo di quarantena. Considerando gli aumenti dei contagi e le misure introdotte per rafforzare la ‘super certificazione verde’ – sottolinea tramite nota stampa il referente di Italia Viva Luciano Dell’Aversano Orabona – come è obbligatorio esibire il super green pass per prendere un caffè al bar, per una cena al ristorante o per recarsi nei luoghi di cultura, così chiediamo il super green pass per accedere in qualsiasi ufficio pubblico e questo dovrebbe valere per entrare nella casa comunale, negli uffici pubblici, nelle riunioni ufficiali. Altresì, l’obiettivo da non perdere mai di vista è quello di dover vaccinare sempre di più. Nella consapevolezza di sapere che la scuola è fondamentale per la formazione dei ragazzi, in questo momento storico, siamo d’accordo con il presidente della regione Vincenzo De Luca. Riteniamo corretta l’ordinanza per la didattica a distanza, anche se, sulla scia del nostro leader nazionale Matteo Renzi, siamo per l’obbligo vaccinale e per vaccinare i bambini e, fino a quando non sarà garantita loro la seconda dose (green pass verde), è da considerare una forzatura mandare i bambini a scuola e vedere classi dimezzate. Noi, considerando il boom di contagiati dal coronavirus chiediamo pubblicamente al primo cittadino Nicola Esposito di assumere provvedimenti a tutela e salvaguardia della pubblica incolumità, e in qualità di responsabile della salute dei propri cittadini, di convocare il centro operativo comunale per dare indicazioni ai luscianesi al fine di contenente ulteriori contagi e adottare misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Caro sindaco non essere “ostaggio delle paure del consenso”.