Covid, più ricoveri pediatrici in Italia: vaccino fa differenza

Negli ospedali pediatrici il 76% dei ricoveri in area medica fra i 5 e i 18 anni riguarda pazienti non vaccinati. A dirlo è la rilevazione di Aopi, l’associazione degli ospedali pediatrici italiani, che ha attivato un sistema di monitoraggio settimanale dei pazienti più giovani affetti da Covid. Dall’analisi dei dati emerge inoltre che il 69% dei ricoveri in area intensiva fino a quattro anni di età riguarda bambini che hanno genitori non vaccinati.

La rilevazione abbraccia i quindici presidi pediatrici più importanti in Italia, a partire dal Meyer di Firenze, e si propone come strumento di controllo utile allo studio dell’andamento dei ricoveri in età pediatrica, includendo nei parametri presi in considerazione anche la percentuale di pazienti che hanno ricevuto la vaccinazione. La prima rilevazione lunedì scorso: nei principali ospedali pediatrici sono risultati 212 bambini ricoverati in tutto: 192 in area medica e 20 in terapia intensiva.

Numeri superiori rispetto alle precedenti tre ondate di Coronavirus. I bambini, pertanto, tendono a essere più interessati dal Sars-Cov-2 ma nella maggior parte dei casi i sintomi restano lievi, inoltre la variabile della vaccinazione pesa in modo significativo: su 13 ospedalizzati in terapia intensiva o sub intensiva ben nove hanno genitori non vaccinati. “Questi dati- spiega Alberto Zanobini, direttore generale del Meyer di Firenze e presidente di Aopi- ci spingono a lanciare con convinzione un appello: è importante vaccinare al più presto tutti i bambini. E per quelli che sono in una fascia di età che ancora non può accedere alla vaccinazione, è importante che siano i genitori a proteggerli, vaccinandosi”.

(Cap/ Dire)

Redazione

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