Covid, Sis: “eliminazione bollettino quotidiano è grave mancanza verso cittadini”
“Preoccupazione per le notizie circolate in questi giorni di un parziale ridimensionamento dell’accesso ai dati dell’evoluzione giornaliera della pandemia”. A dirlo è la Società italiana di Statistica in una nota che l’agenzia Dire ha potuto vedere in esclusiva.
“La Società Italiana di Statistica (SIS)- prosegue la nota- vuole ribadire l’importanza di un accesso ai dati libero e condiviso, ispirato a criteri di qualità. Riteniamo importante l’integrazione delle informazioni sulla base di criteri statistici che tutelino tale qualità. In questa fase è ancor più evidente come occorra reclamare spazio per le competenze scientifiche necessarie per trattare i dati in modo adeguato”.
“La SIS esprime pertanto preoccupazione per le notizie circolate in questi giorni di un parziale ridimensionamento dell’accesso ai dati riguardanti i principali indicatori dell’evoluzione giornaliera della pandemia. Questa decisione, paventata dagli organi di stampa e da dichiarazioni di membri autorevoli del Comitato Tecnico Scientifico e del Ministero della Salute, appare profondamente contraria all’esperienza maturata in questi due anni- si legge ancora- Proprio grazie alla disponibilità di dati giornalieri chiari e ben costruiti, si è potuto intervenire in modo tempestivo ed efficace per il contenimento dell’epidemia, soprattutto nei momenti più critici, grazie all’apporto di tutti, figure istituzionali e ricercatori indipendenti. Già a Novembre 2020, a pochi giorni dal lancio della campagna #DatiBeneComune, ben 134 organizzazioni, tra cui la Società Italiana di Statistica, e oltre 40000 firmatari, hanno chiesto più trasparenza sui dati riguardanti la pandemia. La Società Italiana di Statistica ribadì questa necessità con una sua petizione firmata da oltre 1400 tra addetti ai lavori e cittadini”.
Una preoccupazione pertanto che la Sis ribadisce ricostruendo quanto accaduto nei quasi due anni di gestione della pandemia: “in questi 420 giorni c’è stata molta difficoltà a muovere passi in questa direzione di maggior accesso, ed oggi siamo arrivati alla richiesta di abolizione del bollettino quotidiano. Questo bollettino, pur con tutti i suoi limiti, è uno strumento prezioso per monitorare l’epidemia. Viviamo nella società dell’informazione. Diminuire la trasparenza è una grave mancanza verso i cittadini ed è un contributo importante alla creazione di notizie false, che troverebbero terreno fertile in assenza di comunicazioni ufficiali giornaliere”.
La Sis, presieduta da Corrado Crocetta, ordinario di statistica all’università di Bari, ribadisce che “è importante migliorare la qualità del dato. La Società Italiana di Statistica ha offerto le proprie competenze sin dal primo giorno per la realizzazione di tutto questo, e non può accettare questo cambio di rotta. Qualora questa decisione dovesse venir confermata potrebbe venire meno la vigilanza sulla completezza e sulla qualità dell’informazione statistica, nonché sulla sua conformità con i regolamenti, le direttive e le raccomandazioni degli organismi internazionali e comunitari”, conclude la nota.
(Org/Dire)