Covid, test con tamponi rapidi scaduti
“Almeno una quarantina di tamponi rapidi scaduti per la rilevazione dell’eventuale positività al Covid effettuati ai cittadini dall’Usca di Partinico. Un episodio gravissimo e inaccettabile, che potrebbe avere esposto a serissimi rischi la salute di tante persone. Bisogna andare a fondo anche per capire se quanto successo a Partinico è un fatto isolato o è accaduto anche altrove. Per questo ho denunciato la vicenda ai Nas per fare bloccare unità del lotto scaduto eventualmente in circolazione. Denunceremo inoltre il fatto alla magistratura. Quanto accaduto è pericolosissimo per la pubblica incolumità. L’attendibilità di un tampone scaduto è praticamente nulla, ma un risultato negativo fasullo potrebbe avere indotto chi si è sottoposto al test ad avvicinare parenti ed amici, esponendoli inconsapevolmente a enormi rischi, specie se anziani”. Lo afferma il deputato del M5s all’Ars, Giorgio Pasqua, componente della commissione Salute del Parlamento siciliano, che oggi si è recato nella cittadina del Palermitano per accertarsi della veridicità di quanto segnalatogli da alcuni cittadini.
“Non volevo crederci – dice Pasqua -. Mi sembrava impossibile che un errore così marchiano potesse essere stato commesso, ma la vicenda mi è stata confermata dal personale medico dell’Usca di Partinico, che ha stoppato i test e provvederà a richiamare quanti si erano sottoposti alla prova falsata”. I kit per la rilevazione rapida della positività al Covid, secondo quanto riferisce Pasqua, sono stati consegnati ai medici di Partinico da personale dell’hub della Fiera di Palermo.
“Ad accorgersi che i test erano scaduti – racconta Pasqua – sono stati comunque i pazienti che durante il test a Partinico hanno visto la data di scadenza del 25 ottobre 2021 nella bustina contenente il kit e hanno avvertito i medici del posto che hanno subito bloccato le operazioni. Ho chiamato Costa, il responsabile della struttura commissariale di Palermo, per chiedere lumi. Lui non sapeva nulla e, dopo essersi brevemente accertato, ha detto che i test sono regolari e che non c’è da allarmarsi – ancora il deputato M5s -. Non condivido affatto. Ho replicato che i kit scaduti vanno assolutamente bloccati”.
La vicenda, approderà all’Ars. “Un episodio di tale gravità – dice Pasqua con i suoi colleghi Cinquestelle componenti della commissione Salute di Palazzo dei Normanni, Salvo Siragusa, Francesco Cappello e Antonio De Luca – deve trovare pronte ed esaurienti spiegazioni. Per questo chiederemo ai responsabili della struttura commissariale di venire in commissione e all’assessore Razza di venire a riferire in aula”.
“L’area dei tamponi drive-in di Partinico, dove ieri sono stati eseguiti test appartenenti a un lotto scaduto, è stata sospesa non appena ci si è resi conto dell’errore. I tamponi sono stati ripetuti stamattina”. Lo afferma in una nota il commissario Covid della Città metropolitana di Palermo, Renato Costa, in merito al lotto di tamponi rapidi risultato scaduto a Partinico. Il caso è stato sollevato dal parlamentare M5s all’Ars Giorgio Pasqua.
“L’esito odierno – riferisce Costa – è pressoché sovrapponibile a quello di ieri, eccezion fatta per due utenti: uno che ieri era risultato positivo e oggi è negativo e un altro che, invece, aveva avuto un esito negativo mentre il test di oggi è positivo ma, non avendo ricevuto un provvedimento di fine isolamento, si trova presso il suo domicilio. Vogliamo tranquillizzare i cittadini e fare presente che questo episodio isolato non deve generare allarmismi. Tutti i magazzini dove conserviamo i tamponi – conclude Costa – sono stati nuovamente controllati e non abbiamo lotti scaduti in giacenza”.
(Com/Rec/Dire)