Grande l’adesione agli stati Generali in Difesa della Bufala

La Seconda riunione degli Stati Generali in Difesa del Patrimonio Bufalino tenuta sabato presso la Sala Conferenze di Carditello, è stata per il Coordinamento Unitario un successo oltre le aspettative che ha segnato il rafforzamento e l’allargamento del percorso.

In sala  il numero massimo possibile di presenze per le misure anti Covid, 80 persone (più molte altre fuori), oltre 40 persone collegate in remoto per un evento che è stato trasmesso in streaming e seguito da altre centinaia di persone in diretta sui diversi canali in cui è stato distribuito per raggiungere in queste ore un pubblico sempre maggiore grazie alle condivisioni sulle diverse piattaforme social.

Al dibattito della Seconda Edizione, principalmente due temi: la valutazione del documento di proposte inviato dal Coordinamento alla Regione (leggi qui) e la proposta del Coordinamento Unitario formato dai rappresentanti delle 8 Associazioni costituenti avanza a tutte e utti coloro che condividono l’obiettivo di difendere il comparto difendendo il territorio: quella di fare degli Stati Generali uno spazio permanente di partecipazione dal basso dove Sindaci, rappresentanti istituzionali, allevatori, cittadini e associazioni dell’ompegno civile e sindacale lavorano insieme.

Molti gli interventi dalla Sala e in remoto (28) che hanno animato un dibattito importante di cui sono stati protagonisti, soprattutto, gli allevatori. Diverse le loro voci, tutte di allevatori di terza e quarta generazione che hanno rivendicato e sostenuto con forza le ragioni e il merito delle proposte raccolte nel documento sottoposto al vaglio della Regione.

La “partecipazione dal basso” nella definizione della proposta è stata sottolineata dai molti allevatori che sono intervenutie, soprattutto gli allevatori, hanno dato un segnale chiaro “Questa proposta è la proposta di tutti gli allevatori del Casertano con cui la stiamo condividendo e discutendo: non uno di loro si è detto contrario, anzi tutti la stanno condividendo” ha sostenuto Adriano Noviello, aggiungendo “noi abbiamo ascoltato i tecnici, gli esperti, gli economisti e, alla fine, abbiamo prodotto una proposta che è firmata e sottoscritta da noi ed è una proposta che mette in campo ragionevolezza oltre che essere il frutto della nostre gr4ande esperienza in campo. Siamo noi i primi ad applicarla e siamo noi gli esperti e, dunque, siamo noi che la firmiamo. Le istituzioni sapranno dimostrare altrettanta autonomia e capacità?”.

Molti gli altri interventi che si sono alternati fra sindaci e rappresentanti di Associazioni. Fra questi il segretario provinciale della CGIL, Angelo Papadimitri che, ha aggiunto l’impegno alla partecipazione del suo sindacato (la CISL lo aveva fatto al primo incontro degli Stati Generali), Antonio Lucisano, già direttore del Consorzio di Tutela della Bufala Campana (che ha sottolineato la condivisione della proposta rafforzandola perché, fra l’altro, “propone una visione strategica nel tempo superando l’improvvisazione”), la Senatrice Gisella Naturale, capogruppo del M5S alla Commissione Agricoltura del Senato (“mi impegno a girare la vostra proposta a tutti i colleghi capigruppo ed ai ministri) e  Vincenzo Tosti, portavoce dell’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare e vice sindaco di Orta di Atella (” questa mobilitazione fortemente partecipata dal basso apre la strada al diritto principale per le comunità: quello di esrcitare il diritto/dovere democratico democratico di  decidere chi, cosa e come produce e consuma il cibo e come si tutela il territorio”).

“Ora tocca alla Regione!” ha sostenuto Gianni Fabbris nelle sue conclusioni “una volta che i tecnici si sono espressi, spesso parlando con voci contrastanti, è la politica che deve assumere le sue responsabilità. Istituzioni di governo e parti sociali possono decidere insieme sulla base della chiarezza. Noi con chiarezza abbiamo messo in campo le nostre proposte per CAMBIARE VERSO PASSANDO ALLA PREVENZIONE ED ALLA CONDIVISIONE. Qui non si tratta di vincere o perdere ma di convincere e scegliere sapendo che, in questo caso, le istituzioni potranno contare sul profondo e convinto sostegno degli allevatori in mobiuliutazione”

Il Coordinamento Unitario attende in mobilitazione i segnali dalla Regione cui spetta, adesso, di dare una risposta, nel frattempo i documenti di proposta sono stati invitati al Ministero dell’Agricoltura e della Sanità.

Questa sera (24 gennaio 2022) assemblea degli allevatori presso il presidio al Centro Don Milani di Casal di Principe mentre il Coordinamento unitario è convocato nelle giornata di domani

Redazione

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