Green pass, Confabitare: “Chi lo controlla in assemblee condominio?”

“Allo stato attuale la situazione è poco chiara e potrebbe generare problemi di ordine giuridico e di sicurezza. Vista la delicatezza e importanza del tema “assemblee di condominio”, Confabitare chiede un incontro, in presenza e/o videoconferenza, con il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, il ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, o con chi sarà all’uopo incaricato di trattare la questione. Auspicando che il Governo, preso atto dell’importanza di far luce su questo tema, voglia adottare ogni opportuno provvedimento interpretativo e/o integrativo ai Decreti Legge 172 del 26/11/2021 e 1 del 07/01/2022, al fine di prevedere in capo ai condomini partecipanti alle assemblee l’obbligo di esibire il Green pass ai fini della partecipazione all’adunanza, nonché di precisare a chi spetti la verifica dello stesso ovvero voglia -con apposito Decreto o con emendamento a Decreto- colmare l’eventuale lacuna legislativa così da garantire le opportune verifiche ed il regolare e sicuro svolgimento delle assemblee di condominio e ciò a tutela della salute delle persone”. Commenta in una nota Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, associazione proprietari immobiliari

Confabitare oltre ad essere al fianco dei propri associati e, in generale, di chi possiede immobili, è ormai da anni anche l’interlocutore privilegiato per moltissimi proprietari di immobili ubicati all’interno di strutture condominiali così come per gli amministratori professionali. Con i Decreti Legge 172 del 26/11/2021 e 1 del 07/01/2022 sono state introdotte misure più stringenti -rispetto a quelle prima in vigore- per garantire lo svolgimento in sicurezza della vita in generale, dell’accesso ai luoghi pubblici ed agli esercizi del commercio, del lavoro pubblico e privato, mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde Covid-19″.

Con tali decreti -prosegue la nota- è stato rafforzato il Green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro, nel settore privato e pubblico, fino al termine dello stato di emergenza, introducendo un crescendo di limitazioni attraverso una scansione temporale che parte dal 10 gennaio 2022 fino al 15 febbraio 2022.

A prescindere dalla ricorrenza del luogo o della necessità di lavoro, il cosiddetto Green pass è previsto ai fini dell’accesso in numerose strutture pubbliche e private e, inoltre, è stato introdotto l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini con età superiore ai 50 anni, con la conseguenza di impedire l’accesso a molte realtà a coloro che siano sprovvisti del cosiddetto “super Green pass”.

L’Assemblea di condominio, nel momento della sua adunanza, costituisce motivo di possibile “assembramento” di più persone in un luogo che -ravvisano da Confabitare-, durante la stagione autunno-inverno, è necessariamente al chiuso. L’Assemblea di condominio costituisce “luogo e momento di lavoro” per il solo amministratore, mentre per i condomini partecipanti è un momento fondamentale di gestione del bene comune dal quale dipendono numerosi aspetti di rilevanza economica e di sicurezza.

“Nulla è stato previsto nei citati decreti circa le modalità di svolgimento dell’assemblea di condominio. Non è chiaro- commenta Zanni- chi debba e/o possa effettuare il controllo sul Green Pass. Allo stato delle norme, l’unico elemento ipotizzabile è il controllo che dovrebbe svolgere il presidente dell’assemblea nei confronti dell’amministratore di condominio e di suoi eventuali dipendenti. Null’altro viene ipotizzato ai fini della verifica dei requisiti imposti dai predetti decreti per quanto concerne i partecipanti-condomini”.

Questa situazione, conclude Zanni, “potrebbe dar luogo a numerose problematiche d’ordine giuridico e di sicurezza: assemblee costrette a riunirsi senza quorum, la presenza di persone sprovviste di Green pass o positive. Le stesse che potrebbero tentare di entrare nei locali ove si deve tenere l’adunanza nel caso anche con la forza cosa che potrebbe comportare rilevanti conseguenze giudiziarie e sanitarie. Data l’importanza del regolare svolgimento delle assemblee di condominio, anche al fine, ad esempio, di approvare i bilanci ed il piano di ripartizione spese, così come la necessità di rispettare le previsioni ed i termini per l’accesso ai benefici dei vari bonus ridotta, ritengo che la problematica in oggetto debba essere valutata e risolta con apposito provvedimento”.

(Red/ Dire)

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