Quirinale, fumata nera: più voti a Mattarella, le novità sono Crosetto e Casini
Fumata nera anche nella terza votazione di oggi. Come avvenuto nei primi due giorni a prevalere sono le schede bianche. La somma di schede bianche, nulle e singoli voti ai vari candidati esclude che possa essere raggiunto il quorum di 673 voti. Da domani per essere eletti saranno sufficienti 505. Salgono le schede per Mattarella: sono 125.
ma le indicazioni che arrivano dallo spoglio vedono voti per Guido Crosetto (114), nome proposto da Fratelli d’Italia. La novità della terza votazione è però Pier Ferdinando Casini che raccoglie oltre 50 voti; 61 voti anche per Maddalena, nome proposto dagli ex M5S.
In netta crescita i voti per Sergio Mattarella. Ieri il presidente della Repubblica era stato votato da 39 grandi elettori. Oggi a spoglio del terzo scrutinio concluso, Mattarella prende 125 voti. Ben di più, dunque, dei 73 senatori M5s, che prima del voto hanno espresso l’orientamento a scrivere il nome del Capo dello stato già dal terzo scrutinio.
“La mia è una candidatura di bandiera che c’è oggi, domani non ci sarà più. Io volevo candidarmi come presidente dello Juventus club…”. Scherza con i cronisti Guido Crosetto lasciando la sede di Montecitorio proprio mentre il presidente della Camera Roberto Fico ha ultimato lo spoglio della terza votazione. Sono 115 le preferenze con il nome dell’esponente Fdi, 52 in più rispetto ai grandi elettori del suo partito.
“Chi mi ha votato? Non li so i voti”, ha detto Crosetto mentre salutava affettuosamente la grillina Laura Castelli. “Se mi ha votato anche lei? Non lo so”, ride. “Questi voti non contano niente, ma fanno piacere. L’elezione del presidente della Repubblica – ha aggiunto Crosetto – è sempre stata nelle mani dei leader politici e nella loro capacità di trovare convergenze per il bene del Paese. Quando? Speriamo dopodomani”.
“Casellati, Casini e Draghi sono tre personalità di grande prestigio che potrebbero ricoprire il ruolo di presidente della Repubblica. Su queste dobbiamo discutere fra tutti e avere la responsabilità di decidere stanotte, domani per una soluzione. Domani o dopodomani avremo il presidente della Repubblica”. Lo ha detto ai cronisti Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc.
“Questa mattina assieme ad alcuni colleghi del Gruppo per le Autonomie e non solo, abbiamo votato per Pierferdinando Casini. L’abbiamo fatto, anche contro il parere dell’interessato, come atto di testimonianza e di auspicio: ci auguriamo che il Parlamento arrivi al più presto a una soluzione condivisa che superi le contrapposizioni che troppo spesso hanno paralizzato il Paese in questi anni”. Così in una nota la senatrice Julia Unterberger (Svp).