Superbonus 110%, in Campania il 7% degli investimenti nazionali

Il Super Ecobonus 110% ha movimentato in Italia, fino allo scorso 31 dicembre, investimenti per oltre 16 miliardi di euro (€ 16.204.348.017,13 ) con un incremento di quasi 5 miliardi rispetto al mese di novembre (€ 11.936.000.616,14). Ammontano ad oltre 11 miliardi (€ 11.181.415.615,10) i lavori conclusi ammessi a detrazione (dati ENEA).

Le asseverazioni presentate al 31 dicembre scorso sono 95.718 asseverazioni, delle quali 14.330 relative a condomini, 49.944 a edifici unifamiliari e 31.441 a unità immobiliari funzionalmente indipendenti.L’investimento medio dei lavori in condominio cala leggermente rispetto al mese di novembre (scendendo da circa 574 mila a 541.405,26 euro), mentre cresce, sia pur di poco, l’investimento medio per i lavori nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti (da poco più di 95 mila a 96.076 euro) e per gli interventi negli edifici unifamiliari (da 105 mila a 108.602 euro).

“I dati evidenziano un crescente ricorso al Superbonus – è il commento del presidente di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi – ed auspichiamo che nei prossimi mesi il trend possa consolidarsi e rafforzarsi. Questo strumento, che senz’altro va reso strutturale, sta producendo effetti molto rilevanti sul rilancio dell’edilizia e di tutto l’indotto, ma anche sull’occupazione, sulla riqualificazione e sulla messa in sicurezza del nostro patrimonio immobiliare privato: datato, energivoro ed insicuro”.LA SITUAZIONE IN CAMPANIAIn Campania il Super Ecobonus ha attivato investimenti ammessi a detrazione, fino al 31 dicembre scorso, per quasi 1,2 miliardi di euro (€ 1.171.876.837,35), il 7% del totale nazionale. I lavori completati ammontano ad oltre 700 milioni (€ 727.979.298,49), pari al 62% del totale. Un dato, quest’ultimo che conferma un ritardo rispetto al dato nazionale (percentuale di completamento dei lavori: 69%).

La Campania è tra le regioni italiane con una maggiore propensione ad investire, superiore alla media nazionale. L’investimento medio nei condomini è infatti di 577.927,40 euro (oltre 36mila euro più della media nazionale), quello negli edifici unifamiliari di € 111.177,40 (quasi tremila in più della media-Italia) e quello nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti di € 104.417,32 (oltre 8 mila più della media nazionale).

“Il nostro auspicio – è il commento conclusivo del presidente Antonio Lombardi – è che proprio sulla scorta di questi lusinghieri risultati, si attivino ora analoghi progetti di messa in sicurezza antisismica e di riqualificazione energetica sul patrimonio immobiliare pubblico, a partire da scuole, case circondariali ed ospedali. È possibile immaginare forme e strumenti che aprano questi spazi a più ampie e articolate fruizioni, coinvolgendo capitali privati: ma occorre più propensione al confronto, più efficienza e, soprattutto, meno burocrazia”.

Redazione

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