(VIDEO) ADM e GdF sequestrano monete d’oro e contante per oltre 600mila euro
Un cittadino di nazionalità austriaca, nel tentare di eludere i controlli doganali e valutari, è stato trovato in possesso di denaro contante per un valore pari a oltre 250.000,00 euro (suddivisi in banconote di diversa tipologia: Euro, Franchi Svizzeri e Dollari Americani), nonché di ben 338 monete d’oro (per un peso complessivo di metallo prezioso di circa 8.300,00 grammi per un controvalore periziato di circa 360.000,00 euro).
Il denaro contante e le monete, che si trovavano abilmente occultati nel bagaglio a mano, sono stati rinvenuti, grazie anche al fiuto del cane “Babol”, uno splendido esemplare di pastore tedesco appartenente all’unità cinofila della Compagnia Pronto Impiego della Guardia di Finanza, pertanto sottoposti a sequestro, successivamente convalidato dalla Procura della Repubblica, per le conseguenti indagini in ordine alla provenienza e alla destinazione.
Contestualmente, sono state attivate le procedure di carattere valutario per la quantificazione delle sanzioni amministrative che variano dal 30% al 50% dell’importo eccedente il limite previsto per l’esportazione di valuta e di beni preziosi.
Prosegue, senza soluzione di continuità, l’attività di contrasto al trasferimento illegale di valuta attuata attraverso un coordinato piano d’azione condotto dai militari della Guardia di Finanza e dai Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli. Tale sinergia, insieme alle tecniche investigative sviluppate, ha consentito di raggiungere ragguardevoli risultati tra cui l’individuazione di nuove rotte utilizzate per la movimentazione illecita di denaro.
Le violazioni contestate costituiscono illeciti di natura economico – finanziaria sottesi a fenomeni di estrema pericolosità sociale tra cui il riciclaggio, il pagamento in nero di transazioni commerciali e il finanziamento di attività criminose.
L’aggressione dei patrimoni illeciti consente di colpire le organizzazioni criminali e chi è abitualmente dedito a vivere nell’illegalità nel cuore dei propri interessi e di restituire alla collettività i beni accumulati.