(VIDEO) Napoli. Rifondazione Comunista: “Con ‘Patto’, 20 anni debiti su cittadini”

“Per circa vent’anni si mette sulle spalle dei cittadini napoletani e delle generazioni future un debito di un miliardo e 300 milioni di euro. Una cura massiccia che piove su tutta una città già stremata. Noi della sinistra, per quanto possibile, facciamo opposizione anche perché non è possibile che Napoli, come pare che sia, venga svenduta”. Lo ha detto Elena Coccia, segretaria cittadina di Rifondazione comunista, nell’incontro con la stampa convocato dalla coalizione antiliberista di opposizione alla vigilia della discussione in Consiglio comunale del ‘Patto per Napoli’.

Per Prc, PaP, demA, Partito del Sud e Pci “il piano, sulla base della relazione resa dall’assessore Baretta, prevede l’ulteriore aumento della tassazione, tra le più alte in Italia e tiene aperta la porta alla svendita del patrimonio immobiliare e alle privatizzazioni dei servizi pubblici”.

“Tu puoi gestire qualcosa – ha spiegato Salvatore Pace, consigliere della Municipalità 5 – quando hai le risorse. Nel momento in cui si profila un ente locale come un’azienda che deve produrre profitti si disarticolano i servizi sociali e lo metti in mano ai privati”. Da questa situazione “si esce – ha aggiunto – mettendo i comuni di fare il loro lavoro, quello che costituzionalmente gli era stato dato, restituendogli le risorse di cui disponevano fino a vent’anni fa. I comuni, infatti, prendevano il 54% della spesa corrente dallo Stato, da tre anni siamo passati al 24% a cui aggiungere i tagli strutturali”.

Pace si è soffermato anche sulla situazione dei trasporti cittadini chiarendo come “abbiamo cercato di compensare tutto questo con i fondi europei, ma se avessimo dovuto stare ai finanziamenti della Regione e allo sbigliettamento Anm sarebbe fallita molto tempo fa”.

(Elm/Dire)

Redazione

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