(VIDEO) ‘Petrolio fantasma’, sequestrati 28mila litri di gasolio di contrabbando: blitz in un deposito casertano

E’ scattata oggi alle prime ore del mattino l’operazione, condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Asti, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, con il supporto di Reparti della Liguria, Lazio, Abruzzo, Campania e Calabria, la quale ha disarticolato un’organizzazione criminale composta da un “broker astigiano” e da imprenditori romani, napoletani e calabresi che, allo stato delle emergenze investigative e fatte salve le successive valutazioni di merito, si è resa responsabile di aver fittiziamente esportato gasolio per autotrazione in realtà destinato ad essere ceduto “in nero” all’interno del territorio nazionale in totale evasione d’imposta.

Il contrabbando del prodotto petrolifero veniva realizzato mediante la costituzione di una società a responsabilità limitata fittizia (cartiera) utilizzata quale formale destinataria di prodotto petrolifero di proprietà di una società ubicata negli Emirati Arabi Uniti e stoccato presso il deposito doganale di Vado Ligure (SV). La stessa SRL provvedeva alla falsa esportazione presentando allo spedizioniere apposita documentazione che attestava la cessione via terra transitando dalla Croazia ad una società albanese (anch’essa inesistente), del prodotto estratto dal deposito doganale di Vado Ligure.

L’operazione doganale veniva chiusa tramite l’invio allo spedizioniere di documentazione artefatta la quale attestava la destinazione in Albania, passando dal “corridoio di Neum”, la striscia di terra lunga 9 km, territorio della Repubblica di Bosnia-Erzegovina, che separa in due parti il territorio della Repubblica di Croazia; territorio che per la particolare conformazione geografica e politica prevede peculiari procedure semplificate.

L’organizzazione criminale, per chiudere formalmente la bolletta doganale all’esportazione, non potendo presentare documenti attestanti l’effettiva uscita dal territorio UE del gasolio per autotrazione con visto rilasciato delle autorità doganali croate, e potendo presentare, a tale fine prove alternative, ha dichiarato che il prodotto petrolifero è transitato nel territorio di Neum senza essere stato oggetto di controlli doganali in uscita, consentendo così la definizione della procedura doganale.

In contemporanea con l’esecuzione dei provvedimenti restrittivi della libertà personale disposti dall’Autorità Giudiziaria astigiana (4 ordinanze custodia cautelare in carcere, 3 ai domiciliari e 2 obblighi di presentazione alla P.G.) sono stati sottoposti a sequestro preventivo per equivalente 3 motrici, 3 rimorchi oltre a quote societarie ed un automezzo per un valore di € 180.000 pari all’accisa ed all’IVA evase nel corso di 6 spedizioni di prodotto.

L’operazione “Petrolio Fantasma” della Guardia di Finanza di Asti, condotta nel solco delle puntuali indicazioni dell’Autorità Giudiziaria astigiana, è significativa della costante e continua azione di polizia economico-finanziaria rivolta alla ricerca e repressione dei più gravi crimini di contrabbando e frode fiscale allo scopo di prevenire e contrastare l’evasione fiscale ed arginare l’inquinamento del mercato e favorire la libera concorrenza, con l’intento di ripristinare adeguati livelli di legalità e tutelare la sana imprenditoria.

Durante le operazioni di polizia giudiziaria svoltesi sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Asti nella giornata di giovedì 20 gennaio, oltre alla esecuzione di 9 misure cautelari e il sequestro di 3 motrici, 3 rimorchi, quote societarie ed un automezzo come disposto con provvedimento del G.I.P. di Asti, all’esito delle 22 perquisizioni effettuate impiegando 120 finanzieri dei Comandi provinciali di Asti, Savona, Roma, Chieti, Napoli, Caserta e Reggio Calabria, sono stati anche scoperti e sottoposti a sequestro, presso un deposito in provincia di Caserta, 28.000 litri di gasolio privi di idonea documentazione di detenzione e trasporto del prodotto petrolifero – senza alcuna attestazione circa la legittima provenienza – che ne giustificasse il possesso o la circolazione.

All’interno dell’area i finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Asti in collaborazione con i colleghi del locale Comando del Corpo, hanno scoperto due soggetti nell’atto di travasare il contenuto di un’autocisterna, gasolio per autotrazione, all’interno di numerosi recipienti di plastica (ogni tanica da 1000 litri) posti a bordo di un autoarticolato.

Le ulteriori attività hanno consentito, altresì, di rinvenire, all’interno di un magazzino insistente sul piazzale, all’interno di un container, una cisterna di colore blu di capacità di circa 5.000 litri vuota, perfettamente funzionante con contalitri presumibilmente adibita a distributore abusivo di carburanti.

I due soggetti sono stati denunciati a piede libero per il reato di cui all’art 40 D. Lgs. 26 ottobre 1995, n. 504 (sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sugli oli minerali).

In altri due interventi in provincia di Napoli presso le abitazioni di alcuni indagati sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 40.000 € in contanti un orologio Rolex e monili.

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Redazione

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