Polvere di Stelle: Conte non conta, il M5S a Crimi
Come tutti i divorzi, alla fine è guerra di carte bollate. Giuseppe Conte non è più presidente del M5S, che torna ad essere guidato dal senatore Vito Crimi, ex capo reggente (e il Garante supremo resta Beppe Grillo).
È la conseguenza della decisione presa della settima sezione civile del Tribunale di Napoli che ha sospeso le modifiche allo statuto del Movimento 5 Stelle, approvate il 3 agosto 2021, e la successiva nomina di Giuseppe Conte come presidente M5S, ratificata con delibera del 5 e 6 agosto. I giudici sono intervenuti in merito al ricorso presentato dagli attivisti campani Steven Brian Hutchinson, Liliana Coppola e Renato Delle Donne, tra i dissidenti e fondatori del gruppo ‘No Alleanze’, difesi dall’avvocato Lorenzo Borrè, contro il Movimento 5 Stelle, rappresentato dal legale Francesco Astone.
Ora nel M5S regna il panico. Vero che bisognerà attendere la sentenza, ma la sospensiva decisa oggi comunque riporta al passato, all’estate 2021. E adesso? Nel M5S è caos, cellulari e call ‘bollenti’ in attesa di trovare una via di uscita. E volano i coltelli, soprattutto all’indirizzo di Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, che soltanto poche ore fa con mossa a sorpresa si era dimesso dal Comitato di garanzia. → [CLICCA QUI – CONTINUA A LEGGERE]
(DIRE)