Covid, Sileri: “Presto per fare come in UK ma semplificare vita alle persone”
“Per togliere l’isolamento ai sintomatici, come ha annunciato il governo inglese dal 21 febbraio, ci vorrà ancora un pò. Si potrà procedere in modo graduale, a partire dagli asintomatici e dai paucisintomatici”. Lo afferma a SkyTg24, Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute.
E rispetto al green pass dopo il 31 marzo, quando termina lo stato di emergenza, “è presto per dire come verrà rimodulato, arriviamo a marzo e vediamo i numeri. Rimuovere il certificato verde prima del 31 marzo è in ogni caso prematuro anche parlarne- ribadisce il sottosegretario, che invece abbraccia alcune ipotesi di gradualità: “si può parlare di togliere la mascherina al chiuso, magari lasciandola solo ai positivi asintomatici, ai quali si potrebbe togliere l’isolamento. Si può rendere anche il green pass illimitato alle persone che hanno avuto il Covid e poi due dosi di vaccino, diversamente da quanto succede oggi, dove il green pass è illimitato solo per coloro che hanno fatto due dosi di vaccino e solo alla fine hanno contratto il Covid. Dobbiamo semplificare le regole- invoca Sileri- perchè questo significa semplificare la vita delle persone”.
Interpellato dal direttore di SkyTg24 Alessandro Romenzi sul contrasto tra un parziale liberi tutti e le sanzioni per i novax over 50, Sileri risponde: “Non vedo nulla di contraddittorio tra la sanzione agli over 50 senza green pass e l’allentamento di alcune misure, perché ci sono rischi maggiori per coloro che hanno superato 50 anni e che sono senza vaccino. Il nostro compito è proteggere la popolazione maggiormente esposta, comprese ovviamente le persone vaccinate ma fragili”.
E il Cts? “Può essere sciolto dopo il 31 marzo perché più o meno coevo allo stato di emergenza- spiega il sottosegretario, che precisa: nulla toglie che un pool o una cabina di regia di scienziati possa suggerire e coordinare interventi ed azioni sanitarie anche nell’ordinario”.
Infine il passaggio sul no al vaccino per i figli di Giorgia Meloni e Matteo Salvini: “Rispetto la posizione di Meloni e Salvini, per me è più facile pensare di vaccinare i miei figli perché sono un medico. Non vi è alcun obbligo, dico però fatelo perché è molto meglio e i dati che possono contribuire ancora di più alla bontà della vaccinazione arriveranno prestissimo. Credo tuttavia che non sia giusto chiedere ai politici se vaccinano i propri figli- fa notare Sileri- non sarei mai categorico nella risposta sul mio rifiuto ma il fatto di non far fare la somministrazione non è da irresponsabili. Ho amici medici e farmacisti che attendono, non si sentono di far somministrare il vaccino ai propri bambini. In ogni caso è una posizione che terrei per me”. “Quando fare la quarta dose? Ce lo dirà la scienza- risponde Sileri- immagino però che il richiamo diventerà simile al vaccino antinfluenzale e verrà considerato anche il ciclo vaccinale pregresso, sicuramente vi sarà più attenzione ai fragili, proprio per mettere in sicurezza le persone più a rischio”, conclude Sileri.