Guerra in Ucraina, Medvedev: “La Russia sfida l’Europa: pena di morte e ambasciate chiuse”
L’ex presidente ed ex premier russo Dmitrij Medvedev, il delfino di Putin, attuale vicepresidente del Consiglio di Sicurezza del Paese ha lanciato l’ipotesi che il suo paese possa nazionalizzare la proprietà di persone registrate negli Stati Uniti, nell’Ue e in altre giurisdizioni, tra cui paesi del mondo anglosassone, in risposta alle nuove sanzioni anti-russe. Lo riporta la Tass.
Medvedev ha sottolineato che la Russia è minacciata dal congelamento dei beni di cittadini russi e società all’estero e “questo deve essere affrontato in modo abbastanza simmetrico. Le sanzioni contro la Russia non cambiano nulla: l’operazione a difesa del Donbass sarà eseguita pienamente. La Russia non ha veramente bisogno delle relazioni diplomatiche con l’Occidente ed è anzi tempo di chiudere le ambasciate. Le sanzioni sono una buona ragione per rivedere le nostre relazioni una volta per tutte con i Paesi che le hanno introdotte”, suggerendo che la Russia potrebbe rinunciare al trattato New Start sul controllo delle armi nucleari che limita gli arsenali nucleari di Stati Uniti e Russia.