L’idea: modello buoni spesa contro caro bollette

Replicare il modello dei “buoni spesa”, introdotti dal Governo e gestiti dai Comuni per aiutare le famiglie colpite dalla crisi scatenata dal Covid, anche per fronteggiare l’impatto del caro-energia. E’ la proposta che emerge dal tavolo aperto dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore, con i parlamentari del territorio. Lo annuncia il Comune, al termine del primo faccia a faccia che si è svolto oggi, spiegando che il tavolo con deputati e senatori diventerà permanente e servirà non solo ad affrontare la crisi energetica ma anche a “condividere questioni più strategiche e la messa a terra del Pnrr”. All’incontro di oggi, intanto, non hanno partecipato tutte le forze politiche che da Bologna esprimono parlamentari: erano presenti il Pd (con Andrea De Maria, Francesco Critelli e Daniele Manca), Fdi (con Galeazzo Bignami) e il M5s (con Michela Montevecchi).

A questi partiti Lepore ha potuto così presentare “le istanze che hanno spinto i sindaci in tutta Italia a spegnere simbolicamente le luci dei monumenti più rappresentativi- scrive l’amministrazione in una nota- per sensibilizzare il Governo sul caro bollette e, in particolare, per sottolineare le pesanti ripercussioni su enti locali, famiglie e imprese”.

Si è trattato di “un incontro molto proficuo- dichiara il sindaco- nel corso del quale abbiamo condiviso la richiesta al Governo di un fondo per sostenere l’impatto dell’aumento dei costi dell’energia sugli enti locali, anche al fine di scongiurare il conseguente riverbero su famiglie e imprese”.

Inoltre, il tavolo ha assunto “la proposta di utilizzare i Comuni come soggetto gestore di parte delle risorse da destinare immediatamente alle fasce più fragili della cittadinanza- riferisce Lepore- per sostenere l’impennata dei costi dell’energia, sul modello dei buoni spesa”. Lo stesso meccanismo, aggiunge il sindaco, “dovrebbe essere pensato anche per il mondo del terzo settore, così importante per le nostre comunità”.

Dai parlamentari “ho raccolto grande attenzione- sottolinea il sindaco di Bologna- alle istanze avanzate e al lavoro per la messa a terra del Pnrr nei prossimi mesi. Condividiamo l’urgenza di un intervento del Governo per evitare che il costo dell’energia e l’inflazione portino al fallimento di diverse piccole e medie imprese del territorio, allo stop delle attività di molte associazioni che si occupano del bene comune e a disagi insostenibile per le famiglie in difficoltà”. Ma quella di oggi è stata dunque solo una prima tappa, perché nell’incontro è stata “condivisa la costituzione di un tavolo permanente tra il sindaco metropolitano e i parlamentari eletti nel territorio, non solo per affrontare l’emergenza della crisi energetica, ma anche per condividere questioni più strategiche e la messa a terra del Pnrr”, riferisce Palazzo D’Accursio, aggiungendo che questo tavolo “si convocherà periodicamente”.

(Pam/ Dire)

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Redazione

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