(VIDEO) Rosa Alfieri strangolata a 24 anni: preso il vicino di casa della ragazza
Nella giornata odiera, i Carabinieri del Comando Compagnia di Giugliano in Campania, congiuntamente agli Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Napoli-Bagnoli, hanno posto in esecuzione un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord in Aversa, a carico di Elpidio D’Ambra, nei cui confronti sussistono gravi indizi di colpevolezza per l’omicidio della giovane 23enne Rosa Alfieri, strangolata all’interno dell’abitazione dell’uomo colpito dal provvedimento restrittivo di fermo, sita in Via Risorgimento in Grumo Nevano (NA).
Il fatto era avvenuto nel pomeriggio del 1° febbraio 2022 ed il soggetto indiziato si era dato immediatamente alla fuga. Nel tardi pomeriggio di ieri, l’uomo si trovava presso l’ospedale San Paolo a Bagnoli per farsi visitare, verosimilmente per le sue precarie condizioni dopo aver trascorso, probabilmente, le ultime ventiquattro ore in strada. Due agenti della Polizia di Stato di Bagnoli mentre si trovavano all’interno dell’ospedale, per altro servizio, hanno notato l’uomo e lo hanno immediatamente riconosciuto grazie alle foto segnaletiche diffuse dai Carabinieri a tutte le Forze dell’Ordine, bloccandolo.
L’indagato trovasi attualmente associato presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. All’esecuzione del fermo, emesso per il delitto di omicidio volontario, seguirà la fase della convalida. L’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sono tuttora in corso approfondimenti per accertare la causale del fatto delittuoso e tutte le circostanze relative alla fuga dell’indagato.
“Proclameremo il lutto cittadino quasi sicuramente nel giorno dei funerali. Poi abbiamo in mente altre iniziative: prima una fiaccolata e poi sicuramente intitoleremo una strada a questa ragazza. Vogliamo lasciare un suo ricordo nel paese”. A spiegarlo alla Dire è Gaetano Di Bernardo, sindaco di Grumo Nevano, il centro della provincia di Napoli dove ieri è stata uccisa la giovane Rosa Alfieri, 23 anni.
Il primo cittadino questa mattina ha incontrato i genitori di Rosa. “La famiglia è distrutta dal dolore”, dice Di Bernardo. Il sindaco conosce anche la madre del 31enne accusato di aver ucciso la giovane. L’uomo, vicino di casa della vittima, è stato arrestato pochi minuti fa.
“La madre – spiega Di Bernardo – è una mia cliente. Anche la loro famiglia è sconvolta, mi hanno fatto presente il loro dolore”.
Il ragazzo, che era sparito dai radar dopo la scoperta del corpo di Rosa, da Grumo Nevano si era trasferito in Spagna. Ha vissuto nello stato iberico per diversi anni prima di tornare nel piccolo centro della provincia di Napoli pochi mesi fa, prendendo in fitto l’appartamento di via Risorgimento dove ieri si è consumata la tragedia. La casa in cui vive il 31enne è di proprietà della famiglia della giovane vittima.
“La comunità di Grumo Nevano è sconvolta, vicina alla famiglia che ha subìto questo lutto. Una cosa del genere – aggiunge – non dovrebbe mai accadere. Mi dispiace per la mia terra, che mai era stata sconvolta da un fatto così grave”.
(Nac/Dire)