Società intestata a prestanome, sequestro dei Carabinieri
Nella mattinata del 17 febbraio 2022, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, al termine di attività investigativa condotta con la collaborazione dei militari della Sezione Operativa del Reparto Territoriale Carabinieri di Mondragone e con l’ausilio di personale del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo – 4^ Sezione Patrimoniale del Comando Provinciale Carabinieri di Caserta, ha dato esecuzione alla misura cautelare reale – emessa dal Tribunale sede, sezione riesame, su appello ex art 310 cpp proposto dalla Procura, – del sequestro preventivo di una società a responsabilità limitata con sede legale e operativa in Mondragone, ente dedito al commercio, stoccaggio e trasporto – per conto proprio e di terzi – di combustibili e carburanti liquidi, solidi e gassosi, provvedimento ablativo disposto ai sensi degli artt. 321, comma 2, c.p.p. e 240, comma 1, c.p.
La suddetta società è stata sequestrata perché ritenuta – fatta salva la presunzione di innocenza degli indagati, fino a sentenza irrevocabile – corpo del delitto di trasferimento fraudolento di valori, (previsto e punito dall’art. 512 bis cp), in quanto le relative quote erano interamente attribuite, solo fittiziamente, ad un prestanome, il quale ricopriva la carica formale di amministratore unico (a far data dal 4.4.2018), schermo personale realizzato per consentire ai reali titolari e gestori (formalmente estranei alla compagine sociale ed apparentemente privi di funzioni amministrative) di eludere il pericolo di sequestri e confische, di prevenzione.
In considerazione del pericolo di ulteriori nuovi fittizi trasferimenti e per l’elevata probabilità che la società stessa sia destinata ad un provvedimento di confisca, definitivo, veniva disposto il sequestro preventivo, con nomina di un amministratore giudiziario ed immissione in possesso dei beni societari (quote e complesso aziendale).