Trentola Ducenta. Isola ecologica, Apicella: “Qualcuno vuole buttare benzina per accendere inutile fuoco”

“Ancora una volta assistiamo a critiche populiste, alla ricerca di facili consensi facendo leva su informazioni errate e ingiustificati allarmismi. Nessun allarme ambientale né preoccupazione merita la notizia dell’eventuale realizzazione di un’isola ecologica. Essa, infatti, rappresenta un’area presidiata e allestita per l’attività di raccolta dei rifiuti direttamente conferiti dai detentori, custodita ed aperta solo ad orari prestabiliti. Realizzata con l’obiettivo di incentivare e favorire la raccolta differenziata ed il riciclo dei materiali recuperabili, rappresenta, dunque, un importante e necessario intervento di protezione dell’ambiente e di miglioramento della qualità di vita dei cittadini del Comune di Trentola Ducenta, oltre che un indispensabile elemento per consentire cospicue economie di gestione che si trasformeranno in una riduzione dei costi per i cittadini. La raccolta nell’area dedicata dovrà svolgersi senza determinare rischi per l’uomo, l’acqua, l’aria, il suolo, il sottosuolo, la fauna e la flora, e senza compromettere il paesaggio”. Così, in una nota, il sindaco Michele Apicella.

“Per quanto attiene, poi, alla variazione al PUC va precisato che il richiamato strumento urbanistico per la localizzazione dell’isola ecologica indica come aree compatibili quelle definite “D” (area destinata a industria ed attività produttive) ed “F” (aree destinate ad attrezzature ed impianti di interesse generale – art. 2 del Decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444). La scelta dall’amministrazione comunale è di localizzarla su un’area che presenta due destinazioni d’uso, una parte “F”, conforme alle indicazioni PUC (aree destinate ad attrezzature ed impianti di interesse generale) e la restante non conforme “E” (parco agricolo urbano). Per la quantità di area non conforme alla pianificazione urbanistica vigente nel Comune, l’amministrazione provvederà ad una variante urbanistica prevista ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. n. 327 dell’08/06/2001, da realizzarsi qualora il finanziamento venga autorizzato. È necessario precisare che il sistema operativo del centro sarà esclusivamente di raccolta e non di deposito o messa in riserva di rifiuti. Al fine di chiarire le condizioni che hanno determinato la scelta del sito individuato dal Comune si rende noto che esso ha specifiche prerogative; non ricade in aree soggette a vincoli, è localizzato in aree servite dalla rete viaria di scorrimento urbano per la facilitazione dell’accesso dei fruitori, è ubicato nelle immediate vicinanze del principale centro abitato per favorirne l’utilizzo, in quanto notevoli distanze dal contesto urbanizzato influiscono negativamente sulla fruibilità. Inoltre, si è preferito individuare una collocazione non troppo periferica, privilegiando una zona sulle quali già insistono poli di attività, come la vicinanza ai centri commerciali, industriali, artigianali ed ai centri sportivi. Va assolutamente precisato che l’intervento programmato esula da qualunque difficoltà nello svolgimento attuale della raccolta differenziata come qualcuno, artatamente, ha voluto far credere. La raccolta procede normalmente mantenendo gli standard del passato se non addirittura migliorandoli tant’è che abbiamo ricevuto, proprio in questi giorni, il riconoscimento di “comune riciclone” per l’anno 2021. Infine, mi meraviglia tanto clamore e concentrazione sull’argomento, che trovano unica giustificazione nella ricerca della ribalta mediatica, considerato che sarebbe bastato leggere gli atti, o quantomeno venire in comune e chiedere, per avere risposte esaustive e chiarificatrici.

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Redazione

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