Turismo, Fenailp: “ripresa lenta e situazione drammatica”

Grande allarme per il futuro del turismo e dell’ospitalità italiana. Se nel nostro Paese si cominciano a registrare timidi segnali di crescita dei consumi generali e dell’attività di produzione di taluni beni e servizi, per il turismo si va in assoluta controtendenza.
“Alcuni settori indicano preoccupanti cali di attività e di reddito – ha affermato Tullio Galli, Coordinatore nazionale Turismo FENAILP, Federazione Nazionale Autonoma Imprenditori e Liberi Professionisti – che rappresenta circa 20.000 imprese del comparto – con fatturati che registrano percentuali che sfiorano il 30% in meno rispetto il periodo pre-pandemia.
Il settore dell’ospitalità ricettiva, la ristorazione, l’attività di intermediazione turistica delle agenzie di viaggi, le guide turistiche, stanno soffrendo, in maniera particolare con chiusure di attività, in taluni casi, in maniera definitiva e pesanti perdite di occupazione e di lavoro”.
Una situazione veramente drammatica che non trova le giuste risposte e la dovuta attenzione da parte del Governo, che poco ha fatto per sostenere la doverosa ripresa dell’attività economica di un settore così fondamentale per il rilancio produttivo del nostro Paese.
“Questa fotografia del settore turistico ci preoccupa fortemente, ha confermato Sabato Pecoraro – Presidente nazionale FENAILP – poiché stimiamo un eventuale ritorno alla normalità solo nel 2023, dunque con una prossima stagione turistica al ribasso ed una ulteriore perdita di fatturato per tutte le imprese del settore”.
Accanto alla diminuzione delle presenze turistiche nazionali e straniere che, secondo il centro studi della Federazione registrano un calo di oltre il 40% rispetto al 2020, non si possono dimenticare i pesanti aumenti dei costi delle utenze e il radicamento dell’attività lavorativa da casa, che ha portato ad una drastica riduzione dei consumi nei settori della ristorazione pubblica.
“Riteniamo, dunque, indispensabile ed immediata – ha concluso Galli – un’energica azione del Ministero del Turismo al fine di aiutare il mondo delle attività turistiche italiane con sostegni ed attività promozionali atte a rilanciare l’immagine ed il lavoro delle imprese, che non saranno più in grado di operare senza una inversione di tendenza, con l’inevitabile destino di altre chiusure di esercizi e perdite di posti di lavoro”.

Redazione

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