Tv locali della Calabria a rischio chiusura
“Le emittenti televisive locali rischiano la chiusura. E questo bisogna evitarlo a ogni costo. Non possiamo permetterci di disperdere un patrimonio culturale e sociale di questa portata. Le televisioni locali rappresentano sul territorio quelle sentinelle di cui si ha sempre più bisogno. Mentre la Rai continua ad assottigliare spazi di informazione proprio a livello locale, queste televisioni rappresentano un punto di riferimento indispensabile per le comunità locali e per i loro bisogni”. Così la consigliera regionale calabrese Amalia Bruni (Misto).
“Lo spettro della chiusura è rappresentano sostanzialmente da tre ragioni: mancanza delle frequenze necessarie per continuare la prosecuzione dell’attività editoriale, ma basterebbe che il Mise e l’Agicom trovassero un accordo che è certamente possibile per evitare anche un disastro occupazionale per oltre 6mila addetti tra i quali almeno mille giornalisti. La seconda ragione è quella del costo del fitto da versare allo Stato, oltre 70mila euro che pesano in maniera enorme su piccoli bilanci di queste emittenti. E come ultimo – afferma – ma non certo per importanza la distribuzione dei finanziamenti previsti dal Fondo per il pluralismo dell’informazione e nuove tecnologie (Dpr 146/17) che assegna oltre l’80 percento ai grandi network nazionali”.
“È mia intenzione – conclude Bruni – portare questa istanza in tutte le sedi dove si potrà contribuire a questa battaglia che è soprattutto una battaglia per lasciare aperti liberi spazi di informazione, di cultura e di dibattito”.
(Com/Mav/Dire)