Vaccini in gravidanza. Malformazioni, contagio, immunità: risponde il prof. Domenico Arduini
Morta a Napoli una mamma di 33 anni non vaccinata: aveva appena partorito una bimba prematura. Ancora tante, troppe, donne in gravidanza si trovano davanti a posizioni discordanti quando si parla di vaccini per il COVID-19. É importante fare chiarezza sull’argomento e a parlarne è il Prof. Domenico Arduini Presidente Comitato Scientifico ASM Onlus e Professore Onorario di Ostetricia e Ginecologia all’Università di Roma Tor Vergata.
IL VACCINO COVID-19 CAUSA MALFORMAZIONI AL BAMBINO – FALSO
“È oramai dimostrato da diversi studi che i vaccini per Covid non provocano rischi per il feto anzi inducono la formazione di anticorpi protettivi nella donna che passano la placenta. È opinione della maggior parte degli infettivologi che il rischio di malformazioni fetali tende a zero. Un recente studio conferma la raccomandazione di proporre ed effettuare la vaccinazione alle donne in gravidanza in sicurezza. Un interessante studio di sicurezza è stato pubblicato il 21 aprile sulla rivista New England Journal of Medicine e considera molteplici sistemi di valutazione per la sicurezza dei vaccini in oltre 35.000 donne incinte”.
È CONSIGLIATO FARE IL VACCINO DOPO IL PRIMO TRIMESTRE – VERO
“Le attuali istruzioni internazionali confermano l’indicazione alla vaccinazione nel secondo e terzo trimestre in sicurezza. Nel primo trimestre l’indicazione deve valutare i rischi/benefici. Dalle evidenze scientifiche sulle migliaia di casi riportati in bibliografia, il rischio non è dato da una azione diretta del vaccino mRNA sulle cellule in riproduzione del feto, ma dalle possibili reazioni al vaccino quali ad esempio la febbre che potrebbe causare un aumento del rischio di malformazioni congenite. Rischio molto basso ma sempre da tenere in considerazione. Quindi si può affermare che eseguire il vaccino dal terzo mese in avanti è assolutamente necessario ma nel primo trimestre bisogna fare un’attenta valutazione del rischio reale di contagio da COVID-19 e indicare la vaccinazione in casi di elevato rischio. Il problema sono le reazioni infiammatorie. I vaccini a mRNA hanno comunque minore induzione di reazione infiammatoria e trombogenica”.
IL VACCINO PROTEGGE SIA LA MAMMA CHE IL BAMBINO – VERO
“Numerosi studi hanno dimostrato il passaggio degli anticorpi, attraverso la placenta, dalla mamma al feto. La mamma produce anticorpi sia dopo la malattia naturale COVID-19 che dopo la vaccinazione. La risposta immunitaria è generalmente buona nella donna, con passaggio di anticorpi al feto attraverso la placenta. In seguito gli anticorpi, maggiormente indotti da vaccini, arrivano al neonato attraverso il latte materno”.
VACCINARSI IN GRAVIDANZA PRECLUDE L’ALLATTAMENTO – FALSO
“Assolutamente no. Anzi come avviene per altri vaccini, ad esempio per la pertosse, il feto riceve una prima dose di anticorpi in corso di gravidanza, il cui livello viene mantenuto elevato dall’apporto di anticorpi durante l’allattamento. Quindi la vaccinazione durante la gravidanza produce anticorpi utili anche in corso di allattamento”.
SE UNA DONNA INCINTA CONTRAE IL COVID-19 SICURAMENTE ANCHE IL BAMBINO CONTRAE IL VIRUS – FALSO
“Se una donna incinta contrae il covid la possibilità di trasmetterlo al feto durante il periodo della gestazione è molto bassa. Tutti gli studi effettuati nel corso della pandemia confermano che il virus non presenta le caratteristiche di trasmissione verticale, al contrario di altri virus, piuttosto pericolosi. Passano la barriera placentare gli anticorpi protettivi che rimarranno anche nei mesi dopo il parto e verranno trasmessi anche con allattamento ma il virus passa con grande difficoltà. In breve, SARS-CoV-2 può invadere e moltiplicarsi nelle cellule endoteliali della placenta delle donne incinte senza che possa seguirne un’infezione del feto. Praticamente la placenta fa da “barriera” o comunque offre una protezione al feto per quanto riguarda l’infezione da COVID-19. Il meccanismo di protezione dovrebbe dipendere dalla presenza di due tipi di proteine TMPRSS2 e ACE2, proteine target presenti sulla superficie cellulare, facilitanti l’introduzione del virus COVID-19. Queste proteine nelle cellule della placenta risultano essere diverse, funzionalmente, da quelle presenti in altri distretti ed organi. Il vero problema per il feto, durante la gestazione è la malattia della madre che può evolvere in gravi situazioni per il feto stesso. Aborto, ritardo della crescita, problemi di eclampsia. Questo deve indurre ancora di più le mamme in attesa a vaccinarsi. Questo deve indurre ancora di più le mamme in attesa a vaccinarsi”.
Per queste e tante altre domande è a disposizione il Filo Rosso, linea diretta con i medici di ASM Onlus che dal 1988 offre gratuitamente un servizio telefonico e via e-mail di consulenza medica sulla salute durante la gestazione, nella fase preconcezionale e in allattamento, gestito da specialisti in ostetricia, ginecologia, genetica e pediatria.