Viaiblità, AUFV: “Comuni rafforzino sicurezza strade con entrate provenienti da contravvenzioni”

I Comuni di Pescara, Montesilvano, Pianella e Cepagatti utilizzino le entrate provenienti dalle contravvenzioni per il rafforzamento della sicurezza stradale. È la richiesta inviata ai sindaci, agli assessori alla viabilità, ai presidenti dei consigli comunali, ai consiglieri comunali, ai comandanti della Polizia municipale, e per conoscenza al Prefetto di Pescara, dall’AUFV, l’Associazione Unitaria Familiari e Vittime ODV, che riunisce tre associazioni: l’AIFVS, Associazione Familiari e Vittime della Strada ODV, l’Associazione Unitaria Familiari e Vittime e l’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV. Nella lettera, firmata dal vicepresidente Biagio Ciaramella, si chiede esplicitamente l’applicazione dell’art. 208 del Codice della Strada, cioè quello che prevede che le entrate comunali provenienti dalle contravvenzioni debbano essere utilizzate in via esclusiva per il rafforzamento della sicurezza stradale.

«Con le nostre associazioni siamo impegnati da anni sul fronte della sicurezza stradale -, dice Biagio Ciaramella, vicepresidente dell’AIFVS, – la richiesta è stata inviata in accordo con i presidenti di tutte e tre le associazioni. Non è la prima volta che prendiamo iniziative del genere: analoghe richieste sono state inviate, nel tempo, anche ad altre amministrazioni comunali».

«Come associazione saremo sempre in prima linea perché le sanzioni vengano usate come strumento per la sicurezza e non solo per fare cassa», aggiunge l’avvocato Walter Rapattoni, legale dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada AIFVS, che ha chiesto chiarimenti sulle entrate provenienti dalle multe. «Dopo la segnalazione del vicepresidente Biagio Ciaramella fatta pervenire ai comuni di Pescara, Montesilvano, Pianella, Cepagatti, al centro delle cronache negli ultimi mesi per aver elevato con autovelox fissi un numero spropositato di multe, si chiedono chiarimenti su come vengono utilizzati questi fondi. Abbiamo notato con piacere che si stanno muovendo anche diversi amministratori per chiedere chiarimenti e cercare di difendere i cittadini».

Le associazioni hanno chiesto un incontro con le suddette amministrazioni comunali per sapere se è stato predisposto il Piano Urbano Traffico (PUT) e il Piano Mobilità Sostenibile (PUMS), se sono stati programmati interventi per la manutenzione e l’installazione degli impianti semaforici, se sono stati collocati i dissuasori nei punti di particolare pericolosità per la circolazione e se è iniziata la mappatura delle strade comunali che presentano particolari criticità. Al centro delle richieste è il rendiconto dell’utilizzazione dei fondi ex art. 208 c. 4 del CdS per la segnaletica stradale, visto che i Comuni hanno l’obbligo di rendicontare al Governo entro il 31 maggio di ogni anno.

Le associazioni vogliono sapere come vengono spesi i fondi che provengono dalle multe incassate, con i quali si potrebbero rendere più sicure le strade italiane ed evitare centinaia di vittime all’anno.

Redazione

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