(VIDEO) L’edizione settimanale del TG Pediatria: vaccino e quarantene

E’ online l’edizione settimanale del Tg Pediatria a cura della redazione giornalistica Agenzia Dire.

Ecco i titoli:

– SIPPS A GENITORI: VACCINATE FIGLI, AFFLUENZA BASSA AL 20% “Cari genitori avete paura delle guardie o dei ladri? Perché il vaccino è la guardia, ma il Covid è il ladro. Gli effetti collaterali del vaccino sono vicini allo zero, inoltre la dose per i più piccoli è un terzo di quella somministrata agli adulti e i bambini sono soggetti sani. Non siate esitanti. Per il bene che tutti i pediatri vogliono ai vostri bambini, vaccinateli contro il Covid. Solo così i vostri figli potranno vivere una vita sociale più serena a scuola, in famiglia e con i nonni”. A rivolgere un appello alle famiglie è Giuseppe Di Mauro, presidente della Sipps, perché “l’affluenza dei bambini dai 5 agli 11 anni alle vaccinazioni è solo del 20%, uno su cinque”. Il pediatra ricorda ai genitori che il Covid, “anche se generalmente è paucisintomatico nei bambini, sarebbe preferibile che non entrasse nel loro sistema immunitario perché può causare problemi anche a breve, medio e lungo termine. Essendo un virus sinciziale- chiarisce- a medio-lungo termine causa una cascata infiammatoria di cui non possiamo prevedere le conseguenze a livello cardiaco e respiratorio”.

– VACCINO, A MODENA 57% GENITORI BIMBI 5-11 ANNI DUBBIOSI E RILUTTANTI Dubbiosi, esitanti e riluttanti: è la fotografia di circa il 57% dei genitori dei bambini di Modena che hanno partecipato a un’indagine condotta dalla Pediatria di comunità dell’Ausl modenese sull’adesione alla vaccinazione anti-Covid dei genitori dei bambini tra i 5 e gli 11 anni. I primi dati ricavati dagli oltre 3.400 questionari compilati, fa sapere l’Azienda sanitaria, sono “sostanzialmente in linea con l’adesione agli appuntamenti offerti dall’Ausl alle famiglie per la somministrazione”. Un altro dato interessante emerso dalla rilevazione è che i “i genitori più giovani tendono a essere più sensibili alla disinformazione”, e che “la paura degli effetti secondari e degli eventi avversi gravi porta a ritardare o evitare le vaccinazioni, una paura che è principalmente generata dalla disinformazione”.

– SCUOLA, SICUPP: NECESSARIO RIVEDERE SISTEMA QUARANTENE “L’attuale sistema delle quarantene scolastiche è da rivedere. In questo momento la pandemia vede un numero estremamente alto di bambini sani che vengono relegati in casa e questi periodi di isolamento sociale ci preoccupano molto, stiamo vedendo un allarmante aumento di disturbi della sfera psichiatrica e cognitiva degli adolescenti e dei bambini”. A lanciare l’allarme sono i pediatri Sicupp. “Particolarmente in difficoltà sono i bambini con bisogni speciali e le loro famiglie- sottolineano i medici- Le quarantene ostacolano i percorsi terapeutici dedicati ai disturbi del neurosviluppo, ai disturbi psicologici e psichiatrici e alle patologie croniche dell’infanzia, senza considerare che ostacolano la campagna vaccinale. La Dad d’altro canto sta accentuando i problemi di apprendimento e di limitazione culturale nei ragazzi e crea non poche difficoltà nelle famiglie coinvolte, di natura logistica ed economica”, conclude la Sicupp.

– COVID, SITIP: OMICRON NON È PIÙ ‘CATTIVA’ MA PIÙ DIFFUSIVA “Il virus non è diventato più ‘cattivo’ nei confronti dei bambini, ma ci troviamo di fronte a una variante, la Omicron, che si trasmette molto più facilmente e dunque si diffonde, in particolare, tra coloro che non sono vaccinati come la fascia di popolazione pediatrica. E aumentando il numero di bambini infetti, aumenta anche la quota di quelli che finiscono in terapia intensiva”. A sottolinearlo è Guido Castelli Gattinara, presidente Sitip e componente del Tavolo tecnico Vaccinazioni e Malattie infettive della Sip, durante una diretta social organizzata dalla Società scientifica per rispondere ai dubbi e ai quesiti dei genitori sul vaccino contro il Covid-19 in età pediatrica.

– BIMBA MESORACA, SIP CALABRIA: MANCA PIANO PER GESTIONE EMERGENZA URGENZA “La triste notizia della morte per Covid-19 della bambina di Mesoraca, lontano dalla sua casa e dalla sua famiglia, riapre l’annoso problema della mancanza nella nostra regione di un piano organico per la gestione dell’emergenza urgenza in età pediatrica e, soprattutto, della mancata attivazione di una unità operativa complessa di Terapia intensiva pediatrica regionale”. A sottolinearlo è Domenico Minasi, presidente della sezione Calabria della Sip. “Non è rinviabile una riorganizzazione dell’intera rete assistenziale pediatrica regionale, compresa quella relativa all’emergenza urgenza capace di superare le carenze strutturali, tecnologiche ed organizzative attualmente esistenti”.

(Rac/ Dire)

Redazione

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