(VIDEO) Guerra in Ucraina, ceceni e milizie private pro-Putin per uccidere Zelensky

E’ una guerra colpo su colpo. Se da un lato l’Esercito ucraino ha trovato ‘forza’ con l’aurruolamento di civili e supporto logistico/militare dall’UE ed altri paesi, la Russia non è da meno. Notizie di queste giorni che oltre all’esercito regolare russo vi sono anche milizie pro-Putin, contractor: i mercenari del gruppo Wagner e i paramilitari ceceni, i Kadyrovtsy (Kadyroviti).

Oltre 400 mercenari russi starebbero operando a Kiev con l’ordine partito dal Cremlino di uccidere il presidente ucraino Zelensky e preparare il terreno per fare in modo che Mosca posso prendere il controllo della capitale ucraina. A dirlo è il quotidiano britannico ‘Times’.

I mercenari farebbero parte del gruppo Wagner, una milizia privata (nessuna sede, nessuna registrazione. sempre nell’ombra, molti dei quali si sono fatti le ossa nel Donbass ucraino al fianco dei separatisti), gestita da uno dei più stretti alleati di Putin: Evgheni Prigozhin, potente uomo d’affari soprannominato “lo chef di Putin” per le sue attività nel settore del catering e la sua vicinanza al presidente russo, anche se il Cremlino nega qualsiasi relazione. Chiamata “Compagnia” dagli ex poliziotti ed ex militari che la compongono, nasce intorno al 2013 con il nome di Corpi Slavi. Il fondatore è l’ex colonnello dei servizi segreti militari Dmitry Utkin. Insieme a un piccolo contingente di ex appartenenti alle forze speciali russe, Utkin si schiera in Siria a protezione delle infrastrutture strategiche per la Russia e per il governo siriano di Bashar al Assad. I mercenari non ottengono grandi risultati e ben presto rientrano in patria. Qui Utkin rifonda l’organizzazione ribattezzandola Gruppo Wagner in onore del compositore tedesco.

Una sorta di ‘braccio armato’. Oltre all’uccisione del presidente Zelensky, gli uomini della milizia avrebbero ricevuto l’ordine di eliminare anche gli alti rappresentanti del governo per consentire a Mosca di instaurare un governo fantoccio: nel mirino e anche il sindaco di Kiev Vitaly Klitscho e il fratello Wladimir.

A varcare il confine ucraino – come dicevamo prima – anche i paramilitari ceceni, i Kadyrovtsy, guidati da Ramzan Kadyrov (Presidente della Repubblica Cecena). I ‘Kadyroviti’ sono una delle armi segrete di Putin, famigerato squadrone pronto a tutto.

Solo venerdì scorso, Kadyrov aveva lanciato l’ultimatum a Zelensky parlando davanti alle forze di sicurezza schierate 12000 uomini pronti a partire radunati nel centro di Groznyj. Formalmente fanno parte della Rosgvardia, la Guardia Nazionale creata da Putin: non dipendono dal ministero della Difesa ma direttamente dal Cremlino: in realtà sono i pretoriani di Ramzan Kadyrov, il padre padrone della Cecenia.

Le forze cecene sono arrivati in Ucraina qualche giorno dopo sfrecciando sui carri armati con le doppie insegne: Cecenia e Russia. Si ritrovano, si mettono il nastro argentato intorno alle braccia (segno per evitare il fuoco amico) al grido di ‘Allah Akbar’. La conquista della caserma a qualche km da Kiev, rimuovono la bandiera ucraina per mettere quelle di Mosca e del reggimento Kadyrov.

Redazione

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