(VIDEO) Invasione Ucraina, il console di Napoli: “Chi vuole può tornare in patria per combattere”
E’ forte la solidarietà di Napoli nei confronti dei cittadini campani preoccupati per le proprie famiglie rimaste in Ucraina. Tutta la Campania con 41mila cittadini ucraini ha il 17% di tutta la comunità ucraina residente in Italia, ed è seconda solo alla Lombardia.
“I cittadini ucraini che sono a Napoli, se vogliono, possono tornare in patria per combattere e imbracciare i fucili per difendere il proprio Paese. Gli aeroporti sono chiusi, ma si può partire in bus e pullman”. Così il console generale dell’Ucraina a Napoli, Maksym Kovalenko, che ha tenuto una conferenza stampa al Centro direzionale per condannare l’attacco militare russo.
“Alcune persone vogliono rientrare per proteggere la patria o prendere i bambini – prosegue – per il momento non abbiamo richieste urgenti. Ci sono 5 uomini e una donna che fanno parte di una squadra di crossfit che chiedono di rientrare. Intanto chiediamo alla popolazione napoletana di esserci vicini, ogni donazione e ogni aiuto sarà ben accetto”.
“A nome della città di Napoli, esprimo vicinanza a tutto il popolo ucraino e ferma condanna per l’ingiustificabile attacco della Russia. È il momento dell’unità e della coesione in nome dei valori europei di pace e di libertà. Un abbraccio alla comunità ucraina di Napoli”. Così, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
Il sindaco Manfredi ha telefonato al Console generale di Ucraina a Napoli Maksym Kovalenko per manifestare “la vicinanza dell’intera città al popolo ucraino”. Con l’auspicio “che possa prevalare la pace” il sindaco ha garantito la disponibilità dell’Amministrazione “a fornire l’assistenza necessaria alla comunità ucraina residente a Napoli e ai parenti di chi vive in Ucraina”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello affinchè i cittadini ucraini donino il sangue, “ne hanno bisogno militari feriti”, ha detto. Si è rivolto anche ai datori di lavoro, chiedendo loro di prendersi cura dei dipendenti, di assicurare che le forniture non siano interrotte.