Zlatan Ibrahimović, un campione che non molla
Chiunque segua il calcio in Italia, ma la stessa cosa si può dire anche a chi di sport non ne capisce nulla, sa benissimo che uno dei migliori giocatori della serie A e anche uno dei più chiacchierati di quest’ultimo periodo è lo svedese Zlatan Ibrahimović. da poco ritornato tra le file del Milan dopo alcuni anni passati all’estero tra le file di squadre come il Paris – Saint Germain, il Manchester United e gli LA Galaxy.
L’insider ed altri blog sportivi, al pari delle opinioni di parecchi tifosi rossoneri e non solo, sembrano dunque confermare questa informazione e “perdonare” anche qualche commento sopra le righe dell’attaccante milanista. Persino quando fu ospite durante una delle serate del Festival di Sanremo.
Musica a parte, lo scorso anno fece particolarmente discutere una sua uscita nel corso di un’intervista quando si è pronunciato sui suoi colleghi in lista per il Pallone d’Oro, che alla fine vinse Lionel Messi. “Non ho nulla in meno rispetto a Messi e Ronaldo, credo di essere io il migliore. Se parliamo di qualità intrinseche non ho nulla da invidiare a loro, se invece consideriamo i trofei allora sì: mi manca la Champions League. Il Pallone d’Oro non è un’ossessione e non mi manca, sono io che manco a lui. Non so in base a quale criterio viene assegnato. Se il collettivo funziona ne trae beneficio anche il singolo, che non sarà buono se la squadra non è buona. E io, penso di essere il migliore al mondo”.
Di recente, invece, sembra aver mostrato sostegno “a modo suo” all’amico e tennista serbo Novak Djokovic che non ha potuto partecipare agli Australian Open a causa delle sue posizioni fermamente contrarie sull’obbligo vaccinale. Ibrahimović ha infatti detto che “non dovresti essere costretto a vaccinarti per poter andare al lavoro. Farsi vaccinare per motivi di salute non è la stessa cosa che farsi vaccinare per un torneo di tennis. […] Chi si vaccina lo fa perché crede che sia efficace contro la malattia. Mi sono vaccinato perché penso che mi protegga, non per poter giocare a calcio. Sono due cose diverse”.
Tornando a bomba sui risultati sportivi, oggi sia i tifosi che chi vuole piazzare qualche scommesse calcio sulle gesta dello spilungone svedese, può tirare finalmente un sospiro di sollievo. Domenica 23 gennaio, infatti, in occasione della partita Milan – Juventus, finita zero a zero, Ibrahimović è uscito al 28° per un dolore al tendine d’Achille.
Dopo le iniziali preoccupazioni del team e della stampa, è stato confermato che basterà un po’ di riposo e delle cure adeguate per guarire da questa infiammazione particolarmente acuta. Quindi sembra proprio che i diavoli rossoneri potranno contare sul loro campione nella partita di sabato 5 febbraio per il Derby contro l’Inter.
A questo punto si potrebbe dire che l’età sembra farsi sentire, ad ottobre saranno 41 anni, anche perché Ibrahimović non è certo estraneo agli infortuni alle gambe. In ogni caso i numeri non mentono perché mantiene comunque una media di goal a partita, o assist, davvero invidiabile. Pare che segni persino su Sky vista la sua partecipazione agli spot pubblicitari!