Aversa. Erroneo conferimento rifiuti, illegittime le multe ai condomini

Il Comune di Aversa ha scelto di ritenere responsabile, in solido, l’amministratore e i condomini per le eventuali violazioni all’ordinanza sul conferimento dei rifiuti urbani. Una scelta infelice e inconcepibile per un Ente pubblico perché va contro ogni norma di legge, compresa la Costituzione.

Veniamo ai fatti. A differenza di quello che pensano sul comune di Aversa, se qualcuno che abita nelle vostre vicinanze o uno degli abitanti del condominio nel quale vivete non rispetta le norme comunali sulla raccolta differenziata non potete esserne ritenuti responsabili, in alcun modo. Se uno sconosciuto lascia nei vostri bidoni condominiali rifiuti di ogni specie, non utilizza i bidoni solo per depositare i materiali cui sono destinati, lascia i sacchetti aperti o usa i vecchi sacchetti neri, non rispetta i giorni e l’orario previsto dal comune per il conferimento, voi non potete esserne ritenuti responsabili. Se qualcuno deposita i sacchetti accanto ai bidoni condominiali o deposita rifiuti ingombranti o, peggio ancora, speciali dentro i suddetti bidoni o li danneggia non potete esserne ritenuti in nessun modo responsabili. Ecco perché la riscossione di una eventuale sanzione “collettiva” da parte del Comune è pura illusione. Nessuna sanzione può essere, infatti, emessa a carico né dei condomini ignari e innocenti rispetto ai comportamenti non rispettosi delle norme comunali né a carico degli amministratori.

Anche se la legge nazionale che disciplina la raccolta differenziata dei rifiuti ha (forse furbamente) delegato ai Comuni la scelta del tipo di regolamentazione da applicare, non vuol dire che i burocrati e gli amministratori comunali possono fare quello che vogliono. Possono legittimamente regolamentare i giorni in cui vengono raccolti i vari tipi di rifiuto, le norme (di buon senso) che devono rispettare i cittadini, le sanzioni per quelli che non si adeguano, ma certamente non possono decidere di applicare pene “collettive”. I tempi delle pene “collettive” sono terminati da un pezzo. Nella prima guerra mondiale anche in Italia era in uso la “decimazione”. Se un soldato disertava o si macchiava della colpa di codardia davanti al nemico, tra ogni dieci suoi commilitoni uno veniva scelto per essere fucilato. Un’autentica barbarie. Il Comune non può addebitare all’intero condominio o all’amministratore la colpa per comportamenti non corretti di altri. Gli amministratori del comune di Aversa, che hanno previsto la responsabilità in solido del trasgressore, del condominio (che custodisce i bidoni) e del suo amministratore, è bene che sappiano che hanno preso una cantonata.

Questi provvedimenti sono totalmente illegittimi. Questo tipo di responsabilità solidale contrasta con i principi di diritto fondanti della nostra Nazione. La responsabilità per errate modalità di effettuazione della raccolta differenziata non può pesare su altri soggetti differenti dal diretto autore. Le multe eventualmente elevate ai condomini potranno essere contestate per numerosi, evidenti e fondati motivi di illegittimità. Primo: come avviene per le sanzioni penali, anche per le sanzioni amministrative è valida la regola che la responsabilità può essere solo personale. Nelle nostre leggi nessuno può essere chiamato a rispondere degli illeciti commessi da altre persone. Questo è un principio che vale per ogni tipo di illecito. Anche per quelli non eccessivamente gravi da costituire un reato penale e punibili solo a livello amministrativo con una sanzione economica. L’eccezione è prevista solo per i proprietari di autoveicoli che sono ritenuti corresponsabili in solido di eventuali violazioni del codice della strada e, delle multe conseguenti, commesse da chi materialmente si trovava alla guida dell’auto al momento dell’infrazione. L’assurdità della norma voluta da comune di Aversa si deduce anche dal fatto che gli amministratori condominiali e i condomini da loro amministrati non hanno, tra i rispettivi compiti, indicati dal codice civile, quello di vigilare sulla correttezza della raccolta differenziata effettuata dai vari inquilini. Come potrebbero mai controllare un’azione svolta nelle ore serali e notturne? Anche se fosse stata prevista una norma simile è piuttosto evidente che essa non potrebbe mai essere rispettata. Ecco perché la responsabilità in solido con il trasgressore è illegittima. Non compete né all’amministratore né tantomeno ai condòmini controllare la correttezza del conferimento dei rifiuti. Tra l’altro l’amministratore per legge non è dotato di alcun potere che possa costringere i condomini a fare qualcosa.

Tenuto conto, inoltre, che la responsabilità è solo personale, la polizia locale non può elevare nessuna multa al condominio. Non avendo la prova sicura e inconfutabile che l’autore della violazione sia stato uno dei condomini e non un estraneo, non si vede come, in un eventuale giudizio, potrebbe mai essere ritenuta applicabile la sanzione in seguito ad un verbale “generico”. Anche se i verbali della polizia locale costituiscono la piena prova di quanto in essi contenuto, bisogna precisare che questo è valido solo quando riportano avvenimenti visti con i propri occhi dai verbalizzanti. Se i verbalizzanti non hanno constatato con i propri occhi chi ha violato la legge non possono sanzionare un’altra persona. Se non hanno la prova visiva di quanto affermano e, quindi, non possono essere sicuri che quello che affermano corrisponda ai fatti realmente avvenuti, non possono elevare nessuna multa, tantomeno “collettiva”. Il loro verbale in caso di impugnazione non ha alcun valore probatorio.

Per quanto concerne il condominio, esso non è obbligato a fare la guardia ai bidoni e, tantomeno, ad ergersi “controllore” di cosa viene gettato dentro. In base a questi semplici principi, il comune di Aversa non può multare il condominio senza aver prima identificato con precisione il soggetto che ha violato le regole. Occorre avere la certezza assoluta che l‘autore o gli autori della violazione delle regole sia uno o più condomini di quel preciso palazzo. Alcune sentenze hanno confermato che rispondono delle sanzioni solo quelli che materialmente hanno commesso l’azione illecita; che la responsabilità è a carico solo di chi commette l’infrazione; che le multe devono indicare oltre agli estremi dell’illecito anche nome e cognome dei soggetti colpevoli. Le sanzioni amministrative, come del resto qualsiasi altra ammenda, devono riportare elementi certi. Tra i principali, ovviamente, c’è l’indicazione del nome e cognome dell’autore dell’infrazione. Non deve esserci nessun dubbio su chi sia il reale responsabile. Non è legale identificare come trasgressore un soggetto senza indicarne il nome.

Ecco l’articolo che secondo il Comune di Aversa dovrebbe essere applicato per far pagare a tutti i condomini di un palazzo e al loro amministratore la sanzione elevata dai vigili se uno sconosciuto utilizza in modo non corretto e a insaputa di tutti i condomini il bidone per la raccolta dei rifiuti. Una pretesa, ovviamente, del tutto illegale.

COMUNE DI AVERSA
REGOLAMENTO COMUNALE DI IGIENE URBANA
Approvato con delibera consiliare n.54 del 21/12/2005 -Modificato ed integrato con ordinanze sindacali n.118 del 09/04/2009, n.196 del 13/07/2011 e n.271 del 10/11/2011
art. 11. Qualora la responsabilità di un fatto illecito sia imputabile ad amministratori o rappresentanti di
persona giuridica, ai sensi e per gli effetti dell’art. 14 comma 4 del Decreto Legislativo n. 22/97,
sono tenuti in solido la persona giuridica e i soggetti che subentrano nei diritti della persona stessa.

Avete notato: inizia con qualora… chi l’ha scritto ha messo prudentemente le mani avanti… prosegue con sia imputabile… e chi lo decide? finisce con sono tenuti in solido ecc. questo va contro i principi fondanti della nostra Costituzione e di tutte le leggi conseguenti. Nel diritto italiano nessuno può essere ritenuto responsabile di un reato commesso da altri, a propria insaputa e senza che ci sia un minimo di controllo sull’azione illecita… Se il Comune di Aversa insisterà in questa pretesa illegittima basterà impugnare la multa davanti al Prefetto e adios ai fantasiosi burocrati e politici comunali autori di questo obbrobrio giuridico.

Attribuire al condominio una responsabilità oggettiva per azioni compiute da altri e delle quali i condomini non sono colpevoli, è assolutamente illegale. Al comune di Aversa qualcuno avrebbe dovuto ricordare che la legge prevede che nelle violazioni cui sono applicabili delle sanzioni amministrative ognuno è responsabile delle proprie azioni od omissioni. Sia che esse siano coscienti e volontarie, sia che esse siano dolose o colpose. Purtroppo, qualcuno ha avuto la memoria un po’ labile, ma visto che non se ne conosce il nome anche in questo caso “non potrà essere multato”.

di Ugo Persice Pisanti

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