Aversa. Scarsa raccolta differenziata, penali alla Senesi: Tribunale dà ragione al Comune
Contenzioso Senesi-Comune per la scarsa raccolta differenziata: l’autorità giudiziaria dà ragione all’ente locale normanno.
Giuste e legittime le “penali” irrogate dal Comune ed a più riprese ai danni della società “Senesi spa” che fino a qualche anno fa si è occupata della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti urbani cittadini.
Secondo il Tribunale di Napoli, sezione specializzata in materia d’impresa, il Comune di Aversa – rappresentato e difeso dall’avv. Vittorio Scaringia – ha fatto bene, negli anni 2013, 2014 e 2015, a sanzionare la “Senesi” per una cifra di oltre 1 milione e 500 mila euro, per il mancato raggiungimento delle percentuali minime della raccolta differenziata previste per legge e da contratto.
La “Senesi”, infatti, aveva chiesto ai giudici di “dichiarare l’illegittimità, l’illiceità, l’infondatezza e, comunque, la non debenza delle penali irrogate dal Comune per asserita inadempienza dell’art. 8 del Contratto d’appalto” e di conseguenza la restituzione delle somme trattenute per dette “penali” sugli importi del medesimo contratto.
Il Tribunale ha invece stabilito diversamente rispetto a quanto preteso dalla società ex appaltatrice dei servizi di igiene urbana di Aversa, riconoscendola colpevole di non aver raggiunto il previsto minimo del 65% di raccolta differenziata (anzi, tenendosi ben molto al di sotto di tale limite) e condannandola anche al pagamento delle spese di giudizio per oltre 20.000 euro.
Ancora una volta si appalesa legittimo l’operato dell’Amministrazione che ha sempre ritenuto di procedere nel senso della corretta applicazione delle sanzioni per il mancato raggiungimento della raccolta differenziata, poichè è proprio l’ormai inaccettabile permanenza di quest’ultimo problema che rende obbligatorio l’aumento della relativa tassa comunale gravante su tutti i cittadini.